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Fano, esplosione in un appartamento di Ponte Sasso: un 28enne muore carbonizzato

2' di lettura 29/03/2018 - Un ragazzo di 28 anni è morto nella sua abitazione in seguito a un’esplosione. È successo poco prima delle 11 di giovedì 29 marzo, a Ponte Sasso di Fano, in zona lungomare. Il giovane, padre di due bambini di 4 e 6 anni, si chiamava A.C.. Residente a Marotta, si trovava in un appartamento di proprietà della famiglia quando è stato trovato semicarbonizzato, riverso sul parapetto come a volerlo scavalcare. Lo scoppio e l’incendio che ne è conseguito sarebbero da ricondurre al gas di cui le stanze sono da subito risultate sature.

Agghiacciante il racconto di alcuni testimoni, che hanno visto il ragazzo quando era ancora in vita. Sono stati i suoi ultimi istanti. Dopo l’allarme dato dagli operai di un cantiere, i soccorsi sono subito arrivati, ma ormai non c’era più niente da fare. Per cercare di salvare il 28enne, lì nel Residence Spiaggia Amica di via Cappellini sono arrivate ben quattro squadre di vigili del fuoco – di cui due di Pesaro -, oltre ai carabinieri e a due ambulanze. Impossibile accedere dall’esterno: i pompieri si sono dovuti accontentare delle scale interne. Poi sono stati costretti a sfondare la porta per raggiungere il ragazzo, ma era già troppo tardi. Sul posto i sanitari del 118 di Marotta, che non hanno potuto far altro che constatare il decesso del giovane. La loro presenza è stata comunque utile: hanno infatti prestato le loro cure a due vigili del fuoco di Fano rimasti intossicati, uno dei quali è stato sottoposto a terapia iperbarica.

Non è ancora dato sapere se si sia trattato di un incidente o del suo esatto contrario. Il giovane, che era separato e pare stesse uscendo da un periodo di depressione, potrebbe aver causato lo scoppio in maniera volontaria: questa l’ipotesi al vaglio, data la massiccia presenza di gas all’interno dell’appartamento partito da una bombola GPL. Ad avvalorare questa possibilità è la presenza di ferite da taglio sul corpo del ragazzo, ma come sempre sarà l’autopsia a fornire le necessarie conferme. Inoltre, non si sa ancora da dove sia partita la scintilla che ha provocato il disastro. Il condominio era completamente deserto, trattandosi di residenze estive. Danneggiato anche l’appartamento sottostante.






Questo è un articolo pubblicato il 29-03-2018 alle 15:07 sul giornale del 30 marzo 2018 - 4404 letture

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