counter

Due settimane da “top gun”. Il vescovo Trasarti agli studenti: “Dall’alto la natura è più bella”. Le foto

5' di lettura 17/03/2018 - Uno stimolo, un’occasione per scoprire un talento. Quello per il volo. Per i ragazzi fanesi, il corso di cultura aeronautica è già a metà strada - il periodo previsto va dal 12 al 22 marzo -. Prima la teoria, da lunedì prossimo la pratica. Hanno studiato fisica, hanno imparato com’è fatto un aereo, si sono sottoposti a un test lasciando gli esaminatori a bocca aperta. Ora il weekend, poi si decolla. A bordo di un velivolo vero. Con la cloche in mano.

Durante il media day – che ha coinvolto studenti, dirigenti scolastiche, giornalisti e autorità - i promotori del progetto hanno fatto il punto su questa prima settimana. Un gruppo di 260 studenti delle scuole superiori di Fano – tutti più che motivati, dato che sono volontari -, di età compresa tra i 16 e i 20 anni, hanno studiato le materie necessarie per capire come l’uomo sia arrivato a volare, come sia possibile stare in aria e fare manovre senza tenere i piedi per terra. E si sono divertiti, anche con la fisica. La voglia di pilotare un S208 è stata più forte di ogni altra cosa.

Al Media Day erano presenti il vescovo di Fano Armando Trasarti, i sindaci di Fano (Massimo Seri), San Costanzo (Margherita Pedinelli) e Tavullia (Francesca Paolucci), oltre al vicepresidente del consiglio regionale Renato Claudio Minardi e al generale di squadra aerea Amedeo Magnani, istruttore presso la scuola di volo dell’Aero Club Fano. Le forze dell’ordine erano rappresentate dal comandante provinciale dei carabinieri tenente colonnello Luciano Ricciardi, dal capitano Alfonso Falcucci - comandante della compagnia di Fano - dal commissario della polizia di Stato Stefano Seretti e dal vicequestore Antonio Sguanci. Presenti anche diverse autorità cittadine e dell’aeronautica civile. Tutti hanno partecipato a una conferenza incentrata sull’iniziativa, prima di spiccare letteralmente il volo. A gruppi di tre, a bordo dei sei S208 messi a disposizione dal 60° Stormo di Guidonia, hanno fatto un giro su Fano con il privilegio di poterla ammirare dall’alto (qui la gallery fotografica). Più fortunati i primi due turni: dal terzo in poi, l’alzarsi del vento e il sopraggiungere di qualche nuvola di troppo hanno indotto a ridimensionare durata e itinerario del volo.

Lo spirito del progetto – che coinvolge diverse città italiane – è stato ben riassunto dal vescovo Trasarti. “Da Icaro in avanti, l’uomo ha sempre sognato di volare. Ed è bello creare curiosità, che poi è l'arte dell’apprendere. L'uomo – ha concluso - è un essere viandante, e da sopra la natura si vede meglio”. Se l’essenza dell’iniziativa sta tutta qua, in concreto, per Fano, si tratta di una bella occasione per dare lustro al suo aeroporto, piccolo ma funzionale, ideale per ospitare programmi didattici come questo. Inoltre, per la struttura si tratta di un anno importante: quello del centenario. E quella di oggi, non a caso, assomigliava a una festa. Per i ragazzi, un’occasione per stare seduti per aria e non dietro a un banco. Per Fano, invece, l’opportunità di valorizzare un aeroporto che non è ancora entrata del tutto nella vita della collettività. “I ragazzi che abitano in fondo alla pista – ha sottolineato Davide Cecchini, presidente dell’Aero Club cittadino - non sapevano che qui ci fosse una scuola di volo”. Come a voler dimostrare che la differenza la fanno innanzitutto le persone, che però devono poter sapere quali sono le attività e le proposte della struttura.

Per quanto riguarda l’iniziativa, oltre la gioia di stare in volo c’è dell’altro. Una sana competizione, ad esempio. Sì, perché non si tratta soltanto di un corso, ma di una piccola sfida tra studenti. I velivoli a disposizione hanno quattro posti l’uno: dietro due passeggeri, davanti il pilota affiancato dal copilota. Un ruolo, quest’ultimo, affidato soltanto ai più meritevoli, che potranno fare manovre a bordo durante il volo, con la garanzia dei doppi comandi. In altre parole, soltanto 99 su 260 avranno il privilegio di stare davanti, con una visuale migliore e, soprattutto, con il valore aggiunto di poter pilotare un monomotore per un quarto d’ora.

“Meritocrazia”: così l’hanno definita gli organizzatori. Seri ci ha scherzato su. “Dopo la bomba, il volo lo meritiamo tutti”. E a proposito del caos degli ultimi giorni, il sindaco ha ricordato l’importante ruolo dei militari durante certe emergenze. “Chi indossa una divisa si è rivelato una garanzia. Faremo di più per dimostrare a queste persone la nostra gratitudine”, ha concluso Seri alludendo a un probabile riconoscimento ufficiale in favore dei militari che hanno rischiato la vita per allontanare la bomba dalla costa e dalle case.

Secondo il primo cittadino, il corso di cultura aeronautica ha una duplice funzione: da un lato la trasmissione di sani valori, dall’altro l’offerta di un’opportunità per i ragazzi, anche a livello lavorativo. Perché è creando le occasioni che si scoprono talenti e inclinazioni. I migliori verranno “incoronati” giovedì 22 marzo al Teatro della Fortuna, alle ore 15. I primi due classificati trascorreranno due settimane in compagnia del 60° Stormo di Guidonia. E voleranno ancora. Questa volta pure con gli alianti.








Questo è un articolo pubblicato il 17-03-2018 alle 00:47 sul giornale del 19 marzo 2018 - 968 letture

In questo articolo si parla di attualità, fano, redazione, studenti, articolo, Simone Celli, Aero Club Fano, giornate aeronautiche





logoEV
logoEV