Jesi: specialisti dei furti in auto, i Carabinieri fanno irruzione nel campo rom

2' di lettura 05/03/2018 - I Carabinieri della Compagnia di Osimo guidati dal Maggiore Raffaele Conforti hanno compiuto importanti operazioni notturne nel weekend scorso.

Tante le denunce registrate da dicembre 2017 a gennaio 2018 per furti dalle auto in sosta avvenuti a Ripe, Senigallia, Castelfidardo, Recanati, Corinaldo, Montelupone, Fabriano e Fano. Tutti avvenuti nei parcheggi di cimiteri e nelle vicinanze di piste ciclabili.

Così alle 5 di sabato mattina i carabinieri di Osimo hanno fatto irruzione nel campo nomadi di via Carl Marx, e con il supporto dei colleghi della radiomobile della Compagnia di Jesi hanno individuato i malfattori e dato esecuzione all'ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa lo scorso 1 marzo dal Tribunale di Ancona, sezione G.I.P. e G.U.P., arrestando tre rom. Sono stati identificati B.S., nato a Jesi, classe 1992, T.C., nata a Pietrasanta (LU), Classe 1964, D.S.S., nata a Nola (NA), Classe 1985, tutti residenti presso il campo rom, nullafacenti, pluripregiudicati, già sottoposti all’obbligo di dimora.

I rom erano stati già arrestati lo scorso 12 gennaio (per il solo furto a Recanati) e sono stati denunciati in stato di libertà il 16 gennaio, poiché ritenuti responsabili della commissione di altri furti sempre sulle autovetture in sosta. Sono stati altresì identificati altri due complici della stessa banda, anch'essi di etnia rom e residenti a Jesi: L.G., classe 1977, e B.P., classe 1993.

Dalle indagini di Polizia giudiziaria è emerso che la banda rom ha agito in 10 episodi di furto, commessi nelle provincie di Ancona, Macerata e Pesaro Urbino con lo stesso “modus operandi”: rubavano borse ed oggetti di valore lasciati incustoditi all’interno di autovetture parcheggiate in luoghi appartati, quali cimiteri e parchi pubblici. La refurtiva ammonta a circa 6mila euro di valore.