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Ottava edizione del Rapporto Annuale CeSIF “Cina 2017. Scenari e prospettive per le imprese”

6' di lettura 23/06/2017 - La Fondazione Italia Cina arriva ad Ancona per presentare il suo nuovo Rapporto Annuale “Cina 2017. Scenari e prospettive per le imprese”, il rapporto previsionale che raccoglie ricerche, analisi di rischio e previsioni nel breve-medio periodo sulla Cina.

Il Rapporto è elaborato dal CeSIF, il Centro Studi per l’Impresa della Fondazione Italia Cina, ed è curato da Alberto Rossi e Filippo Fasulo. La tappa marchigiana è la terza del roadshow di presentazione del Rapporto annuale, dopo quelle di Milano e Biella, ed è stata organizzata in collaborazione con Confindustria Marche e Unicredit.

L’ottava edizione del Rapporto è stata presentata presso Confindustria Marche nel corso di un evento che ha visto la partecipazione di Simone Mariani, Vice Presidente Confindustria Marche e Presidente Confindustria Ascoli Piceno, Livio Stellati, Responsabile Sviluppo Territoriale Region Centro Nord Unicredit, Alberto Rossi, Responsabile Marketing Fondazione Italia Cina e Analista CeSIF, Francesca Spigarelli, Direttore China Center Università di Macerata, Piergiorgio Dal Santo, Presidente PGDS Consulting, Alessandra Barbetta, Responsabile Progetto Cina di Federlegno Arredo.

Per raccontare i loro casi aziendali di successo sono intervenuti: Silvia Quintieri, Communication Marketing di Rainbow, ed esponenti della azienda di fashion Septwolves che sta iniziando a commercializzare i suoi prodotti (concepiti e prodotti in Cina) nei mercati europei. All’incontro è intervenuto anche Francesco Merloni, nel consiglio di Amministrazione della Fondazione Italia – Cina, che ha chiuso i lavori della mattinata.

Nel suon intervento Simone Mariani ha sottolineato che “E’ un dato di fatto che le aziende pronte alla internazionalizzazione hanno risposto meglio alla crisi. Nelle Marche il manifatturiero ha puntato sulla qualità e sul made in Italy ed è proprio questo a cui è particolarmente interessato il mercato cinese che rappresenta più di ogni altro Paese al mondo, una grande e imprescindibile opportunità di crescita e di sviluppo per il nostro sistema imprenditoriale.

Nella bonaccia e nella calma piatta dei numeri nazionali e ancora di più regionali che attestano una crescita negli ultimi anni del PIL tra lo zero e l'uno virgola, il solo fatto di osservare gli incrementi a doppia cifra dell'economia cinese, ci entusiasma e ci inebria.

La Cina è sviluppo, crescita...la costruzione di un ponte stabile di relazioni e di scambi commerciali con questo straordinario Paese è diventata oggi una necessità vitale ed è quindi per noi tutti una grande occasione quella offertaci oggi da Unicredit di conoscere le concrete opportunità che la Cina può offrire alle nostre imprese e all’imprenditoria marchigiana a più forte vocazione internazionale”.

Alberto Rossi, analista del Centro Studi per l’Impresa della Fondazione Italia – Cina ha tratteggiato gli elementi più salienti dell’economia cinese che sta registrando una radicale evoluzione del suo modello economico con una grane crescita dei consumi interni rispetto alla attività di export-import.

In particolare Alberto Rossi ha sottolineato che “ Il target di crescita del Pil per il 2017 è del 6,5% in linea con Il target di crescita entro il 2020 – periodo di applicazione del Tredicesimo piano quinquennale –che è ancora del 6,5%, legato all’obiettivo di raddoppiare entro la fine del decennio il Pil pro capite rispetto ai livelli del 2010.

Continua a crescere il contributo dei servizi al Pil (51,6%), rendendo evidente come la Cina stia perseguendo un nuovo modello economico orientato ai consumi e ai servizi a discapito di investimenti ed export.

Sovraccapacità e indebitamento crescente rappresentano le maggiori criticità, sintomo di un calo strutturale della produttività delle aziende di Stato, mentre la produttività è incentivata da progetti che favoriscono l’avanzamento tecnologico e puntano alla promozione dell’innovazione indigena, a favore di una quota sempre maggiore nel mercato domestico di prodotti tecnologici per le imprese cinesi.

Prosegue la crescita dei consumi, trainati dal boom del digitale e gli investimenti cinesi all’estero superano gli investimenti stranieri in Cina”. Per quanto riguarda le Marche si registrano 6 distretti classificati tra i primi 100 italiani che esportano in Cina e tra questi i più significativi della eco9nomia marchigiana.

L’edizione 2017 del Rapporto Annuale è composta da 486 pagine, 366 grafici, 65 tra tabelle e box. La pubblicazione prevede otto sezioni: le prime quattro riportano un’analisi di rischio Paese da un punto di vista politico, macroeconomico e di business environment.

La quinta espone le principali implicazioni e opportunità settoriali per le imprese estere in Cina, con particolare riferimento a quelle italiane, ma anche per l’Italia come Paese. Nello specifico sono analizzati 11 settori: alimentare, sanitario, retail, beni di lusso, energia e tecnologie pulite, ambiente, chimica, macchinari, automotive, media e intrattenimento, arredamento.

Il capitolo 6 racchiude una disamina dell’attrattività delle 31 province cinesi mentre il settimo presenta le opportunità in Italia: turismo cinese e shopping, investimenti e incoming di studenti dalla Cina. Nell’appendice i dati provinciali, con le previsioni per il prossimo quinquennio 2017/21.

Fondazione Italia Cina

La Fondazione Italia Cina è un’organizzazione senza scopo di lucro, che ha l’obiettivo di promuovere gli scambi economici, politici e culturali tra Italia e Cina. In particolare la Fondazione si propone di incrementare gli scambi di idee, persone, beni, servizi e capitali tra i due Paesi.

La Fondazione si attiva con le autorità dei due Paesi al fine di contribuire a più strette relazioni economiche e commerciali e a promuovere un migliore contesto economico per le imprese italiane che operano con la Cina ed un ambiente più ricettivo per le imprese cinesi in Italia.

La Fondazione annovera tra i propri soci Ministeri, Regioni, le più importanti realtà imprenditoriali ed i principali istituti di credito in Italia, nonché l’associazione che riunisce le multinazionali cinesi che hanno investito in Italia.

CeSIF – Centro Studi per l’Impresa della Fondazione Italia Cina

Il Centro Studi per l’Impresa della Fondazione Italia Cina (CeSIF) è nato nel 2010 per rispondere all’esigenza delle imprese di poter disporre di informazioni affidabili ed aggiornate sull’economia e sul mercato cinese.

Il CeSIF è un centro permanente di informazione e d’aggiornamento statistico-economico che ha l’obiettivo di svolgere e promuovere studi, analisi statistiche, convegni e pubblicazioni sul mercato cinese a vantaggio dei soci della Fondazione e del sistema imprenditoriale italiano ma anche di analisti, economisti, giornalisti e studenti. Il CeSIF è inoltre in grado di accedere al database più completo contenente dati macro e microeconomici sulla Cina.


   

da UniCredit Group






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 23-06-2017 alle 10:53 sul giornale del 24 giugno 2017 - 858 letture

In questo articolo si parla di economia, UniCredit Group