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Belvedere: a Parigi prima dell'attentato a Notre Dame, "Si respirava un'aria strana"

2' di lettura 07/06/2017 - Ha avuto una grande fortuna. Quella di visitare Notre Dame due giorni prima dell'attentato terroristico che ha colpito la capitale francese. Catia Coacci, orafa di Belvedere Ostrense, ha trascorso una vacanza a Parigi la scorsa settimana, e tra i vari monumenti e luoghi visitati c'era anche la famosa cattedrale parigina.

Catia, in vacanza insieme a tutta la sua famiglia, al compagno Paolo e al figlio Riccardo di 6 anni, ha trascorso a Parigi sei giorni durante i quali, non sono mancate sensazioni "strane".

"Quando ho saputo dell'attentato a Notre Dame ho avuto un tuffo al cuore -racconta Catia- ero appena rientrata da Parigi e solo due giorni prima mi trovavo in quella stessa cattedrale. Ho pensato di aver avuto fortuno e che poteva capitare in qualunque altro giorno".

La paura di attentati è diventato, ormai da qualche anno, un pensiero fisso che mette in guardia e rende prudenti. "Sappiamo del rischio attentati che riguarda in sostanza tutto il mondo ma non vogliamo che questo condizioni le nostre vite -aggiunge Catia- per cui abbiamo scelto di fare questo viaggio in assoluta tranquillità. Il nostro gruppo era numeroso (circa 13 persone con vari bambini) e quando ci spostavamo usavamo tutte le precauzioni del caso ma in giro c'era un'aria strana. Quando eravamo in fila per entrare a Notre Dame o alla Tour Eiffel ad esempio ti veniva istintivo guardati sempre attorno, scrutare la faccia del tuo vicino e vedevo che anche altri turisti facevano lo stesso. Insomma, si vedeva che comunque il pensiero ai rischi di un attentato o qualcosa del genere poteva esserci anche se ovviamente non lo puoi sapere. I controlli? Potevano essere più attenti. All'ingresso a Notre Dame ci hanno fatto aprire velocemente borse e zaini ma senza controllare troppo il contenuto. In giro poi di poliziotti ne vedevi ma non erano zone per così dire "blindate", insomma forze dell'ordine come se ne vedono nelle principali città".

Catia, dopo la notizia dell'attentato, non si lascia scoraggiare. "Continuerò a viaggiare, ovviamente usando tutte le precauzioni e prudenze del caso, ma non mi lascio intimorire".








Questo è un articolo pubblicato il 07-06-2017 alle 20:30 sul giornale del 08 giugno 2017 - 1709 letture

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