counter

Ancona: arrestato scippatore di catenine del Piano. Di notte DJ a Rimini

5' di lettura 06/06/2017 - Di notte Dj a Rimini e nel tempo libero scippatore. Incastrato dal modus operandi: inividuava la preda dall'auto, strappava la catenina e poi la fuga rigorosamente in macchina. A finire in manette grazie alla Squadra Mobile un domenicano, mentre scatta la denuncia per 46enne anconetano, presunto complice. Almeno 10 i casi da aprile a giugno tra Ancona e Rimini. ll questore Capocasa: “Grande lavoro investigativo della Mobile”

Il ragazzo di 27 anni C.A.F.M., domenicano di nascita ma cresciuto in Italia, agiva con il presunto complice che lo avrebbe accompagnato in auto. Una volta scelto l'obiettivo nel via vai della mattina delle strade del Piano lo scippatore, sceso di macchina a qualche isolato di distanza, raggiungeva a piedi la vittima designata e la distraeva chiedendogli indicazioni stradali “dove è la chiesa, il parco, piazza Ugo Bassi?”, quando questa si voltava ignara nel rispondergli F. rapido strattonava, rompendo, la catenina d'oro già puntata rapacemente in precedenza, scappando poi a gambe levate o raccolto dalla macchina dall'amico, M.B. 46 anni, operaio presso una ditta di pulizie alla stazione.

Almeno 6 gli scippi consumati nella zona di Pian San Lazzaro, tutti contro donne di una certa età e compiuti tra le 11 e le 12 di mattina. Il primo il 18 aprile, in via Fabriano, poi il 2 maggio in via Ascoli, ben due colpi vengono portati a segno il 5 maggio: in via del Castellano alle 11 e 20 strappa una catenina ad una donna del 1935, per replicare poi dieci minuti dopo, con l'aggravante della rapina, trascina infatti questa volta a terra la sua vittima ottantenne, che fortunatamente se la cavava con qualche livido e qualche graffio al collo. Il 18 Maggio seguiva la sua vittima nel portone di casa, strappandole la catenina mentre la distraeva con domande su inquilini inesistenti del palazzo. Durante la fuga veniva notata però la BMW X3 grigia di M.B. che sgommava via a tutta velocità. Ancora un colpo viene messo a segno il 23 Maggio, in via Macerata, ai danni di una donna del '55. Ma stavolta la Polizia ha una strada da seguire.

È grazie alla macchina che gli Agenti riescono, non senza fatica, ad individuare il colpevole dei furti. Dalle prime immagini di videosorveglianza gli inquirenti ottengono colore e modello della macchina, ma la targa parzialmente coperta. Gli agenti della Mobile non demordono, approfittando delle ricorrenze del modus operandi degli scippi iniziano un lavoro di indagine sul territorio e tramite telecamere di sicurezza che porta all'individuazione di M.B. come proprietario dell'auto. L'uomo risiede nella zona di Piazzale Loreto, ed era solito anche della zona Piano, residenza della madre, forse scelta come “base” dove tornare a scorribanda avvenuta.

A contribuire anche le indagini presso i Compro oro di Ancona e Falconara, dove F. vendeva la refurtiva, celandosi la propria identità con un documento appartenuto all'ignaro ex fidanzato dell'attuale ragazza. Lo scippatore per convincere gli orefici a comprare le collane, che si presentavano rotte e smagliate a causa dello scippo, entrava in negozio fintamente claudicante e utilizzando persino delle stampelle, per far sembrare improbabile l'ipotesi di essere uno scippatore e forse impietosire il negoziante. Metodo che evidentemente riscontrava un certo successo, garantendogli buone entrate per i colpi fino a 1200 per una sola collana d'oro, e l'accusa di autoriciclaggio.

Il cerchio ormai si era stretto attorno alla scippatore del Piano, ma pur conoscendone l'identità, le forze dell'ordine non riuscivano più a trovarlo. Il giovane infatti, nonostante una figlia piccola, viveva in modo alquanto ramingo tra Ancona e la Romagna, seguendo le serate della riviera dove si esibiva come DJ. Il lavoro d'indagine conduceva gli Agenti della Mobile a Santarcangelo di Romagna, dove risiede la sua ragazza. F. veniva allora messo in stato di fermo, per scoprire che solo un ora prima dell'arrivo della Polizia aveva compiuto l'ennesimo scippo nel comune in provincia di Rimini, veniva inoltre ricollegato anche allo scippo avvenuto il 29 Maggio a Savignano sul Rubicone, che stavolta aveva causato alla vittima di 79 anni la rottura del Femore. Seguendo le vendite presso i Compro oro effettuate sempre servendosi della finta identità si suppongono siano avvenuti inoltre almeno altri due furti non denunciati, che gli Agenti hanno individuato rispettivamente nelle date del 12 e 23 maggio. Condotto ad Ancona è stato arrestato con le accuse di furto aggravato, rapina e autoriciclaggio e condotto al carcere di Monteacuto, solo una denuncia per M.B. con gli stessi capi di imputazione.

Particolarmente soddisfatto il Questore Oreste Capocasa per il lavoro del Capo della Squadra Mobile diretta da il neo insediato Carlo Pinto e degli Agenti che hanno assicurato alla giustizia un individuo diventato oggetto di allarme sociale: “Non è scontato giungere all'arresto per reati di questo tipo, tanto meno farlo in poco tempo e con poche indizi, spesso imprecisi. È con grande soddisfazione che plaudo quindi al Dott. Pinto alla sua squadra per i risultati ottenuti”, ringraziamenti ai quali si vorranno sicuramente unire le vittime degli scippi la cui refurtiva è stata recuperata e il quartiere Piano per la ritrovata serenità.


   

di Filippo Alfieri
redazione@vivereancona.it







Questo è un articolo pubblicato il 06-06-2017 alle 17:22 sul giornale del 07 giugno 2017 - 961 letture

In questo articolo si parla di cronaca, articolo, Filippo Alfieri

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve https://vivere.me/aJ7d





logoEV
logoEV