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Sisma, una tantum di 5mila euro: "Confidiamo nella liquidazione a breve"

Chiesa San Filippo Camerino - Terremoto 4' di lettura 24/05/2017 - E’ stato approvato martedì dal Governo il documento che ha concluso l’iter amministrativo della liquidazione delle indennità residuali relativi agli altri ammortizzatori sociali, previste dal primo decreto legge sul sisma, a favore dei lavoratori dipendenti e del contributo “una tantum” (5000 euro) per i lavoratori autonomi, titolari di impresa, collaboratori coordinati e continuativi, agenti e rappresentanti di commercio.

Il decreto approva le graduatorie che, trasmesse all’INPS, permetteranno ora all’Istituto di Previdenza di liquidare le indennità a 203 lavoratori dipendenti e a 4.892 lavoratori autonomi.

Il Direttore Generale di CNA Macerata Luciano Ramadori esprime soddisfazione per la conclusione del procedimento a lungo sollecitato dall’associazione: “Da mesi CNA è in prima fila nell’informare i lavoratori, assisterli nella presentazione delle domande e rispondere alle richieste di chiarimenti in merito a risorse che sarebbero dovute arrivare nel 2016 e riguardo molti avevano perso le speranze. Confidiamo che nei prossimi giorni l’Inps provveda alla liquidazione del tanto sperato contributo”.

“Anche tutti altri gli emendamenti stimolati dalla CNA e presentati dagli onorevoli sulla Zona Franca Urbana sono stati accolti – aggiunge Ramadori - siamo in attesa di altri provvedimenti a favore delle imprese del cratere: in particolare sono in Commissione Bilancio la proposta di ridurre la percentuale di fatturato perso per ottenere il risarcimento del danno indiretto e quella relativa all’innalzamento da 25 a 70 milioni di euro dei benefit complessivi derivanti dall’inclusione nella ZFU”.

Per quanto riguarda le 143 attività economiche ubicate nei comuni di Ascoli Piceno, Macerata e Fabriano e le 86 ubicate nei comuni fuori cratere, la Regione adotterà un ulteriore decreto, al termine della fase di controllo e verifica documentale. Complessivamente le risorse disponibili ammontano a oltre 90 milioni di euro.

La Regione fa sapere che: “L’impegno – spiega l’assessore Bravi – è quello di fornire il sostegno al reddito per quei lavoratori e le loro famiglie già duramente colpiti dal sisma e non coperti dalle vigenti disposizioni in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro. Ricordo inoltre che è ancora possibile fino al 16 giugno presentare la richiesta di indennità per il periodo 1 gennaio 2017 – 30 aprile 2017. A disposizione ci sono risorse per 47,4 milioni di euro”. Il provvedimento riguarda diverse tipologie contrattuali: tempo indeterminato compreso l’apprendistato e tempo determinato sia a tempo pieno che parziale. Sono inoltre inclusi i rapporto di lavoro dei dirigenti e dei lavoratori a domicilio e i lavoratori stagionali dell’agricoltura. La domanda relativa al periodo gennaio - aprile 2017 dovrà essere presentata esclusivamente in via telematica all’applicativo CoMarche (http://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Lavoro-e-Formazione-Professionale/Accreditamento-delle-strutture-formative/COMarche-Sistema-Informativo-delle-comunicazioni-telematiche-datori-di-lavoro) con le stesse modalità utilizzate per le istanze del 2016, cioè attraverso l’azienda con delega del lavoratore. Hanno diritto i lavoratori del settore privato, compreso quello agricolo, dipendenti da aziende operanti in uno dei Comuni colpiti dal sisma. Per i lavoratori del settore privato dipendenti da aziende o da soggetto diversi dalle imprese, la cui attività abbia sede nei Comuni di Ascoli Piceno, Macerata e Fabriano, l’accesso al beneficio di indennità è condizionato alla dichiarazione di inagibilità del fabbricato, casa di abitazione, studio professionale o azienda. L’indennità spetta anche a quei lavoratori impossibilitati a recarsi al lavoro, perchè impegnati nella cura dei familiari con loro conviventi, per infortunio o malattia conseguenti all'evento sismico. In questo caso l’indennità spetta al massimo per trenta giornate di retribuzione. Per i lavoratori del settore agricolo l’indennità e riconosciuta per le ore di riduzione o sospensione dell’attività e può essere equiparata al lavoro ai fini del calcolo delle prestazioni di disoccupazione agricola. Al lavoratore non è richiesta una anzianità aziendale minima e non è prevista la sottoscrizione di un verbale di accordo sindacale. L’importo dell’indennità è pari al trattamento massimo di Cig con relativa contribuzione figurativa. Le aziende artigiane aderenti all’EBAM che hanno presentato nel 2016 istanza al Fondo bilaterale dell’artigianato - FSBA hanno potuto invece presentare istanza di indennità per sisma, relativamente ai periodi 2016 fino al 20 maggio 2017.


   

da CNA




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 24-05-2017 alle 11:23 sul giornale del 25 maggio 2017 - 1805 letture

In questo articolo si parla di economia, cna

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