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Jesi: studente coltiva serra di marijuana in camera da letto, scoperto dalla polizia

2' di lettura 17/05/2017 - Una serra costruita a regola d'arte in camera da letto, con otto piante di marijuana in piena fioritura e pronte per il raccolto, è la scoperta della polizia guidata dal commissario Morra, che ha fatto irruzione martedì 16 maggio in un appartamento del centro cittadino.

Ecco i dettagli dell'operazione che ha portato a denunciare un giovane jesino di quasi 30 anni, studente universitario.

Alcuni giorni fa era scoppiata una lite tra giovani tutti di Jesi tra i 25 e i 30 anni, finita a colpi di mazza da baseball. Il motivo della lite sentimentale. A finire in ospedale è stato un giovane colpito alla testa dall'altro contendente. L'aggressore era poi andato in ospedale perché voleva in qualche modo sistemare la cosa. Era già preoccupato perché temeva che l'aggressione avrebbe, come infatti ha, attirato su di lui l'attenzione della polizia. Ma non sapeva che il commissariato stava già investigando sul via vai sospetto che interessava il suo appartamento.

Da lì a poco infatti la polizia con l'aiuto dei vigili del fuoco ha forzato l'appartamento, quando il giovane era fuori casa. All'interno un vero e proprio centro dello spaccio: 200 gr di fumo già pronto per la vendita, 30 gr di cocaina, 3mila euro in contanti, bilancino, materiale per il confezionamento.

Ma la cosa sequestrata "più interessante" è di certo quella specie di cabina armadio costruita alla perfezione: all'interno della struttura di 8 mq posizionata in camera da letto, la polizia ha trovato 8 piante di marijuana di oltre mezzo metro di altezza in fase di fioritura e quindi pronte per il raccolto, da cui il giovane avrebbe potuto ricavare circa 1 chilo e mezzo e 20mila euro di guadagno.

Il 30enne, studente universitario, è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio ma anche per l'aggressione ai danni del rivale in amore. Gli altri due giovani, ragazzo e ragazza, sono invece estranei allo spaccio.

La polizia di Jesi sta indagando su possibili coinvolgimenti di altri soggetti nella rete dello spaccio.


   

di Cristina Carnevali
redazione@viverejesi.it







Questo è un articolo pubblicato il 17-05-2017 alle 12:51 sul giornale del 18 maggio 2017 - 1737 letture

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