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Senigallia: operazione "take away", arrestato il pusher della movida della riviera. Denunciato il padre

Polizia 3' di lettura 13/05/2017 - Era considerato il pusher che riforniva la modiva lungo la riviera tra Senigallia e Ancona. A lui la Polizia è arrivata al termine di una maxi operazione denominata "Take away", avviata nel capoluogo dorico, con perquisizioni e controlli a raffica.

All'alba di venerdì, i poliziotti della Squadra Mobile di Ancona e del Commissariato di Senigallia hanno eseguito 9 perquisizioni domiciliari delegate dalla Procura di Ancona, a carico di soggetti pregiudicati e indagati per i reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti (cocaina in particolare). L’indagine, avviata circa un anno fa, aveva evidenziato la presenza di un sodalizio di anconetani albanesi e senigalliesi gravitanti nei locali della riviera Nord e attenzionati dagli investigatori della Squadra Mobile dorica e del Commissariato di Senigallia per essere considerati i principali approvvigionatori di “polvere bianca” ai giovani perlopiù frequentatori di discoteche e locali notturni tra Ancona e Senigallia. Gli spunti investigativi sono partiti da quello che i poliziotti hanno considerato sin da subito la pedina più importante della scacchiera degli indagati.

Si tratta di un pregiudicato chiaravallese di trentacinque anni che all’epoca dei fatti faceva il cuoco e l’aiuto cuoco in diversi locali della riviera. La sua posizione lo aveva agevolato enormemente nell’agganciare clienti tossicodipendenti da rifornire con la cocaina. Nel 2012 la Squadra Mobile di Ancona, Sezione Antidroga, lo aveva anche arrestato per detenzione ai fini spaccio per 25 grammi di droga, continuando da allora ad attenzionarlo costantemente. Tra i soggetti particolarmente vicini al “cuoco” c'era un albanese, ben inserito nei Disco Pub, ritrovo di giovani amanti dei balli latini americani. Grazie al possesso di droga e denaro, l'albanese godeva della complicità delle maestranze del locale; grazie alle incessanti attività investigative della Squadra Mobile numerosi riscontri lo hanno indicato come il principale spacciatore e braccio operativo dalla banda, constatando, inoltre, che fosse il più accreditato trafficante negli ambienti del divertimento notturno con consistenti cessioni di cocaina a personaggi di spessore criminale.

Numerosi gli altri personaggi individuati dagli investigatori partecipanti a vario titolo alla rete di cessioni di cocaina. Numerosissime le cessioni di droga (oltre 120 quelle accertate). Le perquisizioni eseguite all’alba di venerdì sono scattate alle 5 e, in casa di uno degli indagati, N.S. (classe '83, di Senigallia). Gli agenti hanno trovato qualche grammo di droga nella camera da letto. Durante le ricerche concentrate all'interno dell’appartamento del giovane, gli agenti della Squadra Mobile e del Commissariato di Senigallia che avevano circondato l’abitazione, hanno scorto il padre del giovane che tentava di disfarsi di un calzino del figlio contenente altro stupefacente, circa mezzo etto di hashish.

Essendo il genitore “favoreggiatore” e anche presidente di un circolo di ritrovo, la perquisizione è stata estesa anche in questi locali dove è stata trovata altra droga: in tutto circa un etto di hashish. Le attività si sono concluse con l’arresto del giovane N.S e con la denuncia in stato di libertà del padre, G.S. , classe 1951.








Questo è un articolo pubblicato il 13-05-2017 alle 20:55 sul giornale del 15 maggio 2017 - 1115 letture

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