counter

Ancona: Rifornivano l'anconetano di hashish e cocaina. Un giro di circa 3 milioni di euro in due anni

3' di lettura 03/05/2017 - Un'operazione iniziata dal Nucleo Operativo dei Carabinieri di Ancona nel Giugno del 2015, che ha riguardato i livelli più alti di distribuzione di stupefacenti nella provincia, con 22 arresti e il sequestro di 33 kg tra cocaina e hashish e che si è conclusa ieri notte con l'arresto di due fratelli che trafficavano droga tra Torre Annunziata napoletano e Ancona. Tra i corrieri studenti universitari

È avvenuto ieri notte l'arresto di D. M. e P. M., fratelli provenienti dal comune campano di Torre Annunziata, insieme al cognato M. M. di Fano e S. C., che avevano messo in piedi un traffico continuo di stupefacenti tra Marche e Campania. Il gruppo era entrato nel mirino dei Carabinieri nell'estate del 2015, con l'arresto di S.M. Accusato di spaccio ed estorsione. L'indagine coordinata dal Procuratore di Ancona Elisabetta Melotti proseguiva per altri due anni, cercando di raggiungere e bloccare il flusso di stupefacenti nella provincia alla sua origine.

Veniva allora alla luce l'attività dei fratelli: D., il maggiore, aveva stretto legami con la criminalità locale dopo la sua detenzione presso il carcere di Montacuto, dove aveva scontato una condanna, sempre per droga nel 2012. Una volta tornato in libertà, anche grazie all'aiuto del cognato, M. M., residente a Fano, aveva creato una rete di rifornimento di hashish e coca dal suo comune di provenienza, Torre Annunziata. La spola era effettuata da corrieri insospettabili: coniugi di mezza età, studenti universitari, persone sempre incensurate, che con macchina, treno o corriera trasportavano per poche centinaia di euro quantità significative di droga, mentre i due fratelli, che non entravano mai direttamente in contatto con la droga, controllavano i corrieri scortandoli con la propria macchina, senza immaginare di essere a loro volta osservati dagli Agenti in borghese.

Tramite pedinamenti, intercettazione ambientali e telefoniche, rilevamenti GPS, le indagini permettevano di individuare i magazzini di stoccaggio che servivano a raccogliere la droga trasportata dai corrieri, per distribuirla poi agli spacciatori al dettaglio. Venivano così coinvolti nella rete di smercio Z.A. di un forno di Montemarciano, trovato con 3 kg di fumo e 550g di cocaina e una parrucchiera di Chiaravalle P.A. in possesso di 20 kg di hashish e 350 g di coca. Arresti che i Carabinieri si premuravano di far sembrare casuali, così da non sollevare i sospetti degli spacciatori, che continuavano nelle proprie attività illegali, mentre gli inquirenti si avvicinavano sempre più all'epilogo dell'arresto.

Epilogo che giungeva nelle prime ore della giornata di ieri con i provvedimenti restrittivi emessi dal GIP di Ancona per i due Fratelli a Torre Annuziata, M.M. ad Ancona e S.C. a Fano. Nel corso dell'operazione è stato tratto in arresto anche P.V., fratello della parrucchiera di Chiaravalle, trovato in possesso di 30 g di hashish. Il coronamento di un lavoro lungo e delicato, che ha portato a sgominare un traffico stimabile tra i 2 e 3 milioni di euro in due anni.


   

di Filippo Alfieri
redazione@vivereancona.it







Questo è un articolo pubblicato il 03-05-2017 alle 17:45 sul giornale del 04 maggio 2017 - 1057 letture

In questo articolo si parla di cronaca, spaccio di droga, articolo, Filippo Alfieri

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve è https://vivere.me/aIZE





logoEV