Filottrano: oltre 5000 all'addio a Michele Scarponi

Sembra ieri la promozione della Lardini Pallavolo in serie A1, l'ultima di campionato sabato scorso a Caserta. Poi la festa in paese al rientro della fantastiche ragazze che in questa stagione hanno conseguito Coppa Italia e promozione nell'olimpo della pallavolo nazionale.
Solo pochi giorni e gli abitanti sono stretti dal dolore per la perdita di un grande campione: Michele Scarponi. La sua scomparsa improvvisa, in un incidente avvenuto proprio in paese il 22 aprile 2017, ha gettato il paese nello sconforto. Un fiume di persone ha voluto salutare Michele e abbracciare i suoi familiari prima all'obitorio di Torrette, poi al PalaGalizia di Filottrano nella camera ardente allestita lunedì, per poi partecipare alla funzione di martedì 25 aprile al campo sportivo San Giobbe.
Non mancava proprio nessuno: l'amministrazione comunale, le autorità sportive, dal Coni Marche alla Federazione Ciclistica, i compagni di bici di una vita e di squadra, Fabio Aru, Andrea Tonti, Simone Stortoni. Nella giornata della veglia anche la famiglia del "pirata" Marco Pantani.
Ad accogliere i tantissimi visitatori la famiglia, i genitori il fratello e la sorella. La moglie e i due gemellini hanno visitato il feretro insieme in mattinata, in privato. Poi la folla ha ripreso il suo ingresso per salutare e fermarsi a ricordare i momenti condivisi con Michele.
Martedì 25 aprile i funerali: oltre 5000 persone, presenti Nibali, Simoni, il team Astana, il ct nazionale ciclistica, ma anche altri sportivi marchigiani come Roberto Mancini.
A celebrare la funzione il cardinale e arcivescivo di Ancona Menichelli."Le qualità umane di Michele sono un patrimonio che appartiene a questo territorio. Ricordo bene le sue parole, la fatica che un ciclista fa per questo sport".
"Ti saluto da capitano, quello che sei sempre stato - così Davide Cassani, ct della nazionale che nel suo toccante intervento ha ripercorso alcuni dei più importanti avvenimenti sportivi dell'Aquila di Filottrano. Infine ha posto sulla bara la maglia della nazionale.
Dopo di lui ha parlato Marco, il fratello di Michele. Impossibile contenere l'emozione.
Michele Scarponi resterà per sempre un campione dalle alte doti morali oltre che sportive. E nessuno lo dimenticherà , come testimonia il grande dolore da cui il suo paese è stato in un attimo risucchiato. Come anche l'affetto e la stima dimostrati in questi giorni dalle migliaia di persone passate a salutare l'Aquila di Filottrano, vestita con il suo abito da lavoro..la sua tuta da ciclista che gli resterà addosso per sempre.

Questo è un articolo pubblicato il 25-04-2017 alle 18:14 sul giornale del 26 aprile 2017 - 1766 letture
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