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Porto San Giorgio: la Polizia Stradale scova un meccanismo per eludere le norme per gli autotrasportatori professionali.

2' di lettura 27/02/2017 - E’ accaduto sabato in autostrada A/14, poco dopo l’uscita di Porto San Giorgio, nel Comune di Fermo. La pattuglia della Polizia Stradale della Sottosezione di Porto San Giorgio ha scovato una particolare meccanismo per manomettere il cronotachigrafo digitale, che regola tempi di guida e di riposo per gli autotrasportatori professionali.

Lungo l'A/14, a seguito di un intervento da parte di una pattuglia della Polizia su un incidente stradale in cui era rimasto coinvolto un mezzo pesante, i poliziotti si sono accorti, dall’esame delle stampe dell’attività giornaliera del conducente acquisite dal cronotachigrafo digitale, che in realtà il mezzo al momento dell’incidente risultava fermo.
Insospettiti dalla vicenda hanno intuito una probabile manomissione dell’apparecchiatura. Dopo una breve ricerca nella cabina del mezzo la Polizia ha individuato un telecomando con il quale il conducente al momento dello scattare del periodo di riposo obbligatorio previsto dalla legge, azionava un bulbo sul cambio che, interferendo con il cambio stesso, bloccava il corretto funzionamento del cronotachigrafo, facendo risultare il veicolo in pausa mentre, al contrario lo stesso continuava a camminare.
Il trasgressore L.M. del 1969 di Napoli, non sapendo giustificare l’anomala apparecchiatura truffaldina, è stato sanzionato per l’alterazione del cronotachigrafo e gli è stata inoltre immediatamente ritirata la patente di guida.
Con l’ausilio di una officina autorizzata è stata poi certificata la manomissione ed il pilotaggio del cronotachigrafo tramite l'utilizzo di un telecomando esterno che è stato subito sequestrato.
Oltre al conducente, è stata inoltre sanzionata anche la ditta di autotrasporto.

Non è nuova la Sottosezione della Stradale di Porto San Giorgio a questo tipo di operazioni: infatti considerato il flusso dei mezzi pesanti che transita sull’A/14, spesso capita di trovare apparecchiature di questo tipo che interrompendo la corretta registrazione dei tempi di guida e di riposo, consentendo al conducente di fare un maggior numero di chilometri e coprire distanze e percorrenze molto più ampie di quanto gli sarebbe consentito dalla legge, mettendo in questo modo però a repentaglio la sicurezza della circolazione stradale.
A seguito della sanzione, la vicenda sarà segnalata anche all’Ufficio Provinciale del lavoro competente per le ispezioni del caso.








Questo è un articolo pubblicato il 27-02-2017 alle 10:30 sul giornale del 28 febbraio 2017 - 548 letture

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