Pesaro: Comuni e Finanza contro i furbi, controlli su erogazioni pubbliche

Nell’ambito dei Protocolli d’Intesa siglati tra i Sindaci di numerosi comuni della Provincia di Pesaro ed il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pesaro, sono stati eseguiti controlli volti a verificare che le risorse pubbliche, erogate ai cittadini in condizione economica e sociale svantaggiata, siano effettivamente stati destinati a soggetti aventi diritto.
In particolare sono attualmente vigenti tre Protocolli d’Intesa: il primo comprendente i Comuni di Pesaro, Gabicce, Gradara, Montelabbate, Tavullia, Monteciccardo e Vallefoglia, il secondo col Comune di Fano ed il terzo col Comune di Saltara.
Tali erogazioni pubbliche, denominate Prestazioni Sociali Agevolate, sono benefici e servizi sociali o assistenziali non destinati alla generalità dei cittadini e collegati a determinate situazioni economiche del beneficiario, valutate sulla base dell’Indicatore della situazione economica equivalente, ovvero l’ISEE, che contiene informazioni sul nucleo familiare, sui redditi e sul patrimonio di ciascuno. L’interessato alla percezione del beneficio, deve presentare una dichiarazione sostitutiva contenente tutte le informazioni necessarie presso gli Enti Pubblici erogatori, quali ad esempio i Comuni. I Comuni che ricevono tali richieste, laddove, sulla base di elementi di fatto, ritengano non veritiere le informazioni in esse contenute, effettuano le relative segnalazioni ai sensi dell’art. 36 del D.P.R. 600/73.
La Guardia di Finanza, ricevuti i nominativi dei cittadini che hanno inoltrato la domanda, svolge gli opportuni approfondimenti.
La proficua collaborazione tra gli Enti erogatori e la Guardia di Finanza ha consentito, dall’anno 2010 ad oggi, di eseguire n. 437 controlli nello specifico settore dei quali n. 129 sono risultati essere irregolari, ovvero relativi a provvidenze indebitamente richieste e percepite da coloro che hanno attestato situazioni non veritiere, evidenziando scostamenti tra i redditi dichiarati e l’effettivo tenore di vita sostenuto. Tali soggetti sono stati segnalati agli stessi enti erogatori per le successive procedure di recupero.
Non solo. L’intervento della Guardia di Finanza ha anche la funzione di irrogare le sanzioni nei confronti dei percipienti, calcolate in misura proporzionale al beneficio illecitamente conseguito.
Le attività sopra descritte rientrano tra gli obiettivi strategici del Corpo, che si pone a tutela della spesa pubblica nella lotta agli sprechi di denaro pubblico, al fine di garantire l’efficienza nella gestione delle risorse ed evitare l’aumento dei costi dei servizi resi ai cittadini.
A tal fine, la Guardia di Finanza riveste un ruolo fondamentale nel presidio dell’integrità dei bilanci dell’Unione Europea, dello Stato e degli enti locali, corrispondendo con efficacia alle sempre più forti istanze di legalità ed equità nella gestione delle risorse pubbliche che provengono dalle Istituzioni e dai cittadini.
Ciò in quanto tali forme di illegalità , oltre a depauperare le casse dello Stato e degli enti territoriali, per effetto di un incremento ingiustificato delle uscite di bilancio, danno origine ad ulteriori criticità quali lo sviamento delle risorse dagli obiettivi prefissati, l’alterazione degli equilibri di mercato e del regime di libera concorrenza, le iniquità determinate dalla non corretta destinazione di misure previdenziali ed assistenziali alle fasce sociali più disagiate.

Questo è un articolo pubblicato il 29-09-2016 alle 09:52 sul giornale del 30 settembre 2016 - 1085 letture
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