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Fermo: risultati Dna, Emmanuel non si è difeso con il palo stradale

2' di lettura 25/09/2016 - I risultati dei Ris smentiscono completamente le testimonianze oculari.

Il Reparto Investigazioni Scientifiche di Roma ha reso noti i risultati della perizia alla Procura di Fermo. Nello specifico, l'esito riguarda il palo della segnaletica mobile utilizzato per colpire Amedeo Mancini. Nella perizia non c'è traccia di Dna di Emmanuel Chidi Namdi vale a dire che il nigeriano non ha toccato il segnale mobile e quindi cadono completamente tutte le testimonianze oculari, mentre sarebbero state evidenti le tracce di Mancini.

Il segnale mobile era posizionato all'incrocio tra via Veneto e via XX settembre e le testimonianze sostengono che sarebbe stato utilizzato da Emmanuel per aggredire Mancini e brandirlo con lo stesso ed invece ora la perizia smentisce completamente le stesse. Il segnale è stato sequestrato circa 3 ore dopo l'aggressione ed è stato spostato almeno 2 volte (una volta è stato riposizionato nel punto iniziale dal vigile urbano in servizio arrivato poco dopo)potrebbero esserci altre tracce di Dna presenti sul palo, informazione non resa nota attualmente dai Ris. Da chiarire ci sono altri aspetti determinanti: chi ha iniziato la colluttazione, se Amedeo Mancini si è difeso da Chidi oppure il contrario cioè se Emmanuel si è difeso dalla furia di Mancini. Altro aspetto da chiarire se il pugno mortale è stato sferrato quando la coppia si stava allontanando dal punto iniziale della colluttazione quindi Emmanuel sia stato raggiunto dopo un ripensamento.

Ricordiamo che il 5 luglio scorso Emmanuel Chidi Namdi mentre passeggiava in compagnia della moglie è stato aggredito da Amedeo Mancini con insulti razzisti, rivolti principalmente alla compagna Chynere, era sfociata una colluttazione terminata con un pugno fatale che ha fatto cadere Emmanuel a terra ed è deceduto 48 ore dopo l'aggressione.






Questo è un articolo pubblicato il 25-09-2016 alle 06:27 sul giornale del 26 settembre 2016 - 1424 letture

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