Il consigliere Giorgini (M5S) interviene sul piano casa dopo la sentenza della Corte Costituzionale

1' di lettura 21/09/2016 - Siamo alle solite: ormai sembra diventato usuale, in Regione, che le maggioranze targate PD legiferino norme che sistematicamente vengono in parte abrogate dalla Corte Costituzionale.

Questa volta tocca all’art 10, comma 1° della legge della Regione Marche 13 aprile 2015 n.16: la sentenza n.178/2016 del 6 luglio 2016 ne ha dichiarato incostituzionale il contenuto. La Corte Costituzionale ha infatti ritenuto illegittima questa legge nella parte che consente, per ogni intervento puntuale (singolo intervento edilizio) in caso di demolizione e ricostruzione, di agire in deroga dei limiti sui distacchi, sui volumi e sulle altezze posti all’art. 9 del D.M. 2 aprile 1968 n. 1444. A seguito di tale sentenza, c'è il ragionevole dubbio che gli uffici urbanistici comunali potrebbero aver rilasciato, o siano in procinto di rilasciare, concessioni edilizie di carattere puntuale in deroga rispetto al contenuto del richiamato D.M.

Il M5S in Regione aveva già presentato degli esposti in tutte e 5 le Procure della Repubblica delle Marche per segnalare questa problematica: finalmente è giunta la sentenza della Corte Costituzionale a confermare quanto da noi denunciavamo da mesi, soprattutto in aula del Consiglio regionale.

Invitiamo quindi tutte le Amministrazioni comunali della Regione Marche a dare immediatamente seguito alla sentenza della Corte Costituzionale sopraccitata, andando a rettificare i titoli abilitativi edilizi rilasciati e/o da rilasciare dall’ufficio tecnico competente, prima che eventuali abusi edilizi siano consolidati ed eventuali volumetrie in eccesso realizzate, anche in presenza di inizio lavori. Nel caso d'inerzia da parte delle Amministrazioni provvederemo immediatamente a segnalare alle autorità competenti gli eventuali abusi edilizi in corso di realizzazione e a denunciare alle Autorità preposte le eventuali omissioni da parte delle Amministrazioni.