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Fermo, Emmanuel, Don Vinicio Albanesi parte civile al processo

Don Vinicio Albanesi 1' di lettura 13/09/2016 - Il Presidente della Comunità di Capodardo e della Fondazione Caritas in Veritate: "Mi costituirò parte civile per danni ai beni immateriali: la dignità, i diritti, il rispetto della persona umana". Nei giorni scorsi si è recato in carcere per una visita ad Amedeo Mancini il giovane fermano accusato di omicidio.

Don Vinicio Albanesi, si costituirà parte civile nel processo a carico di Amedeo Mancini, il giovane fermano accusato di omicidio preterintenzionale con l'aggravante dell'odio razziale per la morte di Emmanuel Chidi Namdi. Il rifugiato politico è morto il 5 luglio scorso dopo una aggressione avvenuta in via Veneto a ridosso del centro storico della cittadina fermana. Don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodardo e della Fondazione Caritas in Veritate, nei giorni scorsi si è recato presso il carcere di Marino del Tronto dove Mancini è rinchiuso da Luglio. Un colloquio sincero tra i due fermani e strettamente riservato. "Mi costituirò parte civile per danni ai beni immateriali: la dignità, i diritti, il rispetto della persona umana" dichiara Don Albanesi. In questi giorni Amedeo Mancini dovrebbe ottenere i domiciliari salvo che venga trovato un braccialetto elettronico attualmente irreperibile in tutta Italia






Questo è un articolo pubblicato il 13-09-2016 alle 17:58 sul giornale del 14 settembre 2016 - 1198 letture

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