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Bisonni, 'Animali d'affezione: le Marche rischiano di tornare al Medioevo'

Sandro Bisonni 1' di lettura 02/09/2016 - Il 16 giugno 2016, 5 consiglieri del PD, uno di Uniti per le Marche, uno di Popolari Marche – Unione di Centro e uno di Forza Italia hanno presentato una Proposta di Legge che se trasformata in legge farebbe fare alle Marche un salto a ritroso nel passato.

La proposta firmata dagli otto consiglieri riammette l'uso della catena, riduce il tempo, da 90 a 60 giorni, prima del quale è vietato separare i cuccioli dei cani dalla propria fattrice, aumenta il tempo di detenzione degli animali in gabbia, in caso di soste, da una a due ore.

Quanto proposto appare in evidente contrasto con l'evoluzione normativa italiana che giustamente, sempre di più, va nella direzione della tutela delle condizioni di detenzione degli animali e nel riconoscimento agli stessi di alcuni diritti in qualità di essere senzienti.

Se poi si pensa che le disposizioni che oggi si vogliono modificare erano state introdotte nella precedente legislatura con la legge regionale 20 aprile 2015, n. 18 si capisce come questa proposta sfiori il grottesco.

Personalmente ritengo profondamente sbagliato quanto avanzato dai consiglieri e mi batterò affinché questa proposta di legge sia ritirata.

Ho già pronti una serie di emendamenti in tal senso che avanzerò nelle sedi preposte qualora si volesse testardamente procedere.

Un passo falso che sinceramente poteva essere evitato.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 02-09-2016 alle 18:50 sul giornale del 03 settembre 2016 - 3491 letture

In questo articolo si parla di regione marche, politica, macerata, Sandro Bisonni

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