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Osimo: cimitero sbarrato. Carro e corteo funebre bloccati all'esterno per un'ora

2' di lettura 09/07/2016 - Venerdì mattina di passione al cimitero maggiore dove un carro funebre accompagnato da un folto stuolo di parenti ha faticato non poco a varcare il perimetro del campo santo. Ad impedire il passaggio oltre i cancelli del mezzo dell’agenzia Naof di Biondi, gli stessi funzionari del cimitero.

La denuncia è venuta dal co-titolare dell’impresa Marco, che la gestisce assieme al figlio Enrico: ‘sono almeno 4 mesi che abbiamo questo genere di difficoltà. A quanto risulta siamo anche gli unici”. Un mese fa, abbiamo ricevuto richiesta, da parte della precedente dirigenza , “di un’autorizzazione per l’ingresso. Pur nell’incredulità, siamo infatti titolari di regolare licenza e dovrebbe esser sufficiente, l’abbiamo prodotta . Senza tuttavia avere risposte. Ora siamo all’assurdo”.

Oltre un’ora sotto il sole di luglio, con i parenti del defunto sempre più innervositi. Neppure la richiesta di intervento dei carabinieri, impossibilitati a presentarsi nell’immediato per la concomitante visita in città del comandante Regionale dell’arma Faravolo, ha potuto nulla. Anche una lunga telefonata del sindaco Pugnaloni ai funzionari del cimitero sembrava essere andata a vuoto, quando la situazione si è finalmente sbloccata.

Secondo il sindaco "nel regolamento varato dalla prima giunta Latini è scritto che i carri funebri non possono varcare i muri del cimitero. Un dispositivo , quello licenziato allora dalle Liste Civiche, che provocò diverse polemiche fra i tre operatori osimani ”.


Latini nega tutto. " Sarebbe stato un assurdo impedire l'ingresso dei mezzi fiunebri nel cimitero. Allora, era il 2002, ci eravamo semmai preoccupati di regolamentare il passaggio dei mezzi nel campo santo e di imporre un muratore dipendete di Astea per sbrigare le opere murarie invece di quello messo a disposizione dalle famiglie. Un servizio che naturalmente comporta determinate tariffe”. Insomma versioni opposte che confondono ulteriormente la faccenda.

Biondi da ultimo solleva anche la questione del personale attivo all’interno del cimitero. Una legge quadro regionale imporrebbe che ve ne siano almeno 4 al momento dell’arrivo della salma. “Condizione – ricorda l’impresario – che non si è mai verificata. Abbiamo richiesto negli ultimi mesi il rispetto del dispositivo di legge. Sarà per questo tanta ostilità nei nostri confronti? Stavolta vogliamo andare fino in fondo e avere chiarimenti".






Questo è un articolo pubblicato il 09-07-2016 alle 11:47 sul giornale del 11 luglio 2016 - 1106 letture

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