Assunzioni aree vaste, Pergolesi: 'Prima pensiamo al personale sanitario'

2' di lettura 25/05/2016 - Le assunzioni presso le Aree Vaste al centro dell’interrogazione che la Consigliera regionale 5 Stelle, Romina Pergolesi, ha presentato in Consiglio regionale per conoscere dal Presidente Ceriscioli le linee di condotta che la Giunta regionale intende portare avanti.

La Pergolesi, che è componente della Commissione regionale Sanità, evidenzia come negli ultimi anni la normativa sul turn – over abbia creato numerose difficoltà operative alle strutture sanitarie per l’erogazione di adeguati servizi causa insufficienza del numero di personale sanitario necessario al reale fabbisogno.

Per questo motivo chiede al Presidente della Giunta regionale se non sia il caso, prima di procedere ad assunzioni dirigenziali, provvedere nei limiti normativi ad assunzioni di personale sanitario.

“Al cittadino che ogni giorno si confronta con le liste d’attesa, con prestazioni lente e code incredibili anche causate dalla mancanza di personale – sostiene la Pergolesi – La Regione deve dare una risposta seria e non affidare nuovi incarichi dirigenziali. E’ come dire: prima costruiamo il tetto senza avere le fondamenta.”

La Consigliera pentastellata per questo chiede nell’interrogazione di conoscere se la normativa relativa all’attribuzione degli incarichi dirigenziali sia stata rispettata e quindi se nell’anno 2015 e 2016 è stato applicato l’obbligo di legge che stabilisce il limite della riduzione del 50% della spesa per i rapporti di lavoro a tempo determinato, rispetto al 2009; quanti incarichi dirigenziali a tempo determinato sono stati conferiti presso le Aree vaste e quanti la Regione ne intende conferire nell’anno 2016.

Incarichi che hanno costi non indifferenti in tempi di crisi e che la Pergolesi chiede di impiegare nell’assunzione di personale sanitario.

Nell’interrogazione, infine si chiede, se è stata applicata l’estensione delle norme stabilite dalla legge di stabilità 2016 che, di fatto, congelano la capacità di assunzioni della pubblica amministrazione anche alle Aziende sanitarie.