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Osimo: perseguitata per mesi nota esponente pubblica locale. I carabinieri bloccano gli stalker, padre e figlia

stalking 2' di lettura 09/03/2016 - Perseguitata per mesi, con otre 100 telefonate al giorno, pedinamenti e minacce di morte. E' accaduto ad una nota esponente della vita pubblica cittadina, B.M., 48 anni, al cui incubo hanno posto fine i carabinieri di Osimo, bloccando i responsabili, padre e figlia conviventi identificati per B.S. 67enne e B.R. 30enne, osimani, da tempo residenti a Porto Recanati. Per loro l'accusa è di stalking.

La persecuzione, apparentemente, senza una ragione plausibile. La denuncia della vittima ai militari nello scorso mese di agosto cui la donna aveva riportato di subire dagli stalker “appostamenti notturni e diurni nonché plurimi episodi di inseguimenti con l’autovettura fino al tentativo di bloccarla. In alcuni casi si è arrivati a vere e proiprie aggressioni fisiche.

Dopo accurate indagini, i militari osimani hanno chiesto e ottenuto per i due persecutori l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima ed ai suoi prossimi congiunti, emessa dal Gip del Tribunale di Ancona il settembre scorso.

Nonostante ciò, gli aguzzini, dopo una breve tregua, sono ritornati alla carica agli inizi di gennaio, quando la vittima aveva già da tempo programmato una serie di conferenze pubbliche. Nel corso di questi eventi, i carabinieri, sono riusciti a raccogliere ulteriori gravi indizi di reità a carico degli stalkers per i quali da ultimo è scattata un’ordinanza di custodia cautelare in luogo di cura emanata dal Gip del Tribunale di Ancona su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, per l’accertata violazione del delitto previsto "perché, in concorso tra loro, perseguitavano la vittima in modo tale da cagionarle stato di ansia nonché un fondato timore per l’incolumità propria e dei congiunti”.






Questo è un articolo pubblicato il 09-03-2016 alle 17:18 sul giornale del 10 marzo 2016 - 1459 letture

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