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L’assessore regionale alla Cultura, Moreno Pieroni interviene sulla “Giornata della Memoria”

2' di lettura 26/01/2016 - Di seguito la dichiarazione dell’assessore regionale alla Cultura Moreno Pieroni sulla “Giornata della Memoria”.

“La discesa negli abissi di Auschwitz forse non potrà mai essere riparata da un giorno all’anno di celebrazione del ricordo, ma per troppo tempo l’atrocità di quel periodo, così fuori dalla portata del pensiero umano, fu volutamente sottovalutata. Come se la mente umana rifiutasse di credere che esseri umani, propri simili possano aver concepito e pianificato la più crudele delle tragedie del nostro tempo, paragonabile secondo me, non per numero ma per effetti devastanti anche nel futuro, solo al lancio della bomba atomica. Fu una regressione nel cammino di evoluzione e civiltà che deve essere la Storia. Sedici anni fa una legge italiana ha sancito la Memoria di questi crimini a monito per tutti, come invito alla pace e alla riflessione su un mondo che aveva scelto la guerra come soluzione e lo sterminio come metodo.

Non è scontata e non suoni mai superflua anche oggi la condanna totale di quella pagina di storia criminale perché serve a far capire il presente e a progettare futuro per le giovani generazioni. E ancor più in questo periodo di oscuri e spesso terrificanti scenari globali, dove il valore della convivenza pacifica tra i popoli viene messo a rischio ogni giorno, questa giornata assume un valore più elevato, universale e diventa simbolo ed esempio per tutti. C’è ancora più bisogno di ricordare. Capisco e appoggio totalmente l’atteggiamento di alcuni rappresentanti delle comunità ebraiche “ Perdonare, ma non dimenticare.” Dimenticare crea danni, alimenta l’emulazione negativa, di più quando siamo indeboliti dall’incertezza del futuro e consapevoli che il cammino verso un mondo di pace e tolleranza è ancora lunghissimo e pieno di ostacoli.

Tutti, a partire dalle Istituzioni, allora siamo chiamati ad una maggiore responsabilità nei confronti delle nuove generazioni, per trasmettere loro i valori fondanti della convivenza civile: rispetto dell’altro e di chi ci sembra diverso, comprensione, solidarietà e condivisione delle sofferenze. Un esempio significativo in tal senso è stata la seduta di oggi del Consiglio regionale a testimoniare, non senza momenti emozionanti, la memoria di un passato che non dovrà mai tornare, stimolando i giovani a conoscere per riflettere, aprendo la porta ad una luce di speranza.”






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 26-01-2016 alle 18:51 sul giornale del 27 gennaio 2016 - 1657 letture

In questo articolo si parla di regione marche, giorno della memoria, politica, marche

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