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Giro di prostituzione coinvolge la costa marchigiana, 18 indagati e un arresto. Nei guai ultrasettantenni

3' di lettura 21/01/2016 - Sono diciotto gli indagati coinvolti in due diversi giri di prostituzione. Ad accomunarli la presenza in entrambe le indagini dell’operazione denominata El Flaco (il Magro) di una 73enne che, conscia della possibilità di aumentare i guadagni dagli affitti, avrebbe fornito consigli a molte ragazze – circa una trentina – su come pubblicizzare la loro attività.

C’è anche un arresto nel gruppo più antico (2014) - sul quale coordina le indagini il Pm Andrea Laurino -, composto da un sodalizio di cinque italiani e una 33enne colombiana. Sarebbe stata quest’ultima a spingere giovanissime sudamericane a raggiungere dapprima la Spagna – per una specie di periodo di “prova” secondo quanto riferisce il direttore della Squadra Mobile dorica Virgilio Russo – e poi, con promesse di maggiori profitti, l’Italia. A prelevarle all’aeroporto di Bologna ci pensava M. P., 44enne di Montemarciano. Lui a finire in manette, incastrato dai video. Ssempre lui avrebbe fornito alle ragazze schede telefoniche e carte di debito su cui versare 50 euro al giorno – il costo minimo di una prestazione - agli sfruttatori. Così, oltre a pagare l’affitto, fino ad un massimo di 650 euro per mono o bilocali, spesso comprensivi di angolo sadomaso, in cui vivevano solitamente in due, avrebbero pagato 1500 euro al mese a testa ai loro aguzzini. E ancora M. P. avrebbe provveduto a pubblicare gli annunci piccanti sui siti internet e ad assicurare la rotazione delle ragazze ogni venti, da una parte per sfuggire ai controlli di Polizia e dall’altra per assicurare merce fresca ai clienti, “che così avrebbero – sostiene Russo - forse avuto la sensazione di aver realizzato nuove conquiste”. E prosegue “A denunciare sono stati gli altri inquilini, preoccupati dagli eccessivi rumori notturni”.

Gli altri quattro italiani avrebbero invece messo a disposizione i loro appartamenti. Il nuovo gruppo (2015) – sul quale a coordinare le indagini è il Pm Rosario Lioniello – sarebbe invece stato costituito da un gruppo di tredici tra italiani, albanesi e romeni che sfruttava prostitute dell’Est Europa. Queste venivano sistemate negli appartamenti degli italiani, in due casi ultrasettantenni, che così si assicuravano elevati introiti. L’attività investigativa – svolta con agenti che si sono finti clienti – che ha toccato anche alcuni locali di via Conca a Torrette di Ancona, ha portato al sequestro – misura cautelare stabilita dal Gip Antonella Marrone - di sei immobili lungo tutta la riviera marchigiana per un valore di circa 1,5 milioni di euro. Uno di questi appartiene a M. P.. Si tratta di tre appartamenti a Senigallia, uno a Marina di Montemarciano, uno a Falconara Marittima e uno a Porto Sant’Elpidio.

Gli indagati sono R.S., 73enne italiana di Montemarciano, U.V., 38enne albanese, U.A., 42enne albanese, X.E., 37 albanese di Foligno, C.M.L, 24enne romena di Senigallia, L.S., 58enne italiano di Monsano, G.S., 35enne romeno, C.A., 23enne romeno di Marina di Montemarciano, S.D.V., 25enne romeno di Senigallia, R.C., 53enne anconetano, C.I, 57enne italiano di Montemarciano, T.P.G., 28enne romeno di Senigallia, L.R., 56enne italiana di Montemarciano, M. P., C.G.P, 33enne colombiana residente in Spagna, A.A., 34enne italiano di Pedaso, R.S., la 73enne italiana di Montemarciano coinvolta in entrambi i procedimenti, M.E., 75enne di Chiaravalle e S.P., 74enne di Senigallia. Tutte le misure cautelari sono state prese in mattinata in concorso con la Squadra Mobile di Ascoli Piceno.


di Enrico Fede
redazione@vivereancona.it

 







Questo è un articolo pubblicato il 21-01-2016 alle 13:47 sul giornale del 22 gennaio 2016 - 1677 letture

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