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Riforma Regioni. Urbinati: “Affascinante guardare ad ovest, ma il nostro futuro passa anche dal sud”

3' di lettura 14/01/2016 - “Tra le sfide più importanti e decisive per il futuro dell'Italia ci sono senz'altro quelle riforme istituzionali che ridisegnano i confini dei Comuni e – obiettivo più ambizioso, ma necessario – delle Regioni”. Il Vice Presidente del Gruppo consiliare PD della Regione Marche, Fabio Urbinati, interviene nel dibattito sulle trasformazioni degli assetti istituzionali a livello locale e regionale.

“Sui Comuni – sostiene Urbinati – c’è ormai la consapevolezza che il piccolo, se pur bello, non risponde più ad una governance in grado di stare al passo con i bisogni dei cittadini e riduce fortemente la capacità di manovra degli enti locali, soprattutto sugli investimenti. Nelle Marche questo percorso è già iniziato e in più parti del territorio stanno prendendo forma fusioni di due o più Comuni e stanno nascendo comitati di cittadini per velocizzare i processi. Per questo la Regione Marche ha già recepito le direttive della legge Delrio, che ha modificato la normativa regionale sulle unioni, le fusioni e le incorporazioni dei Comuni, rendendola più aderente alle volontà dei territori.

“Qualche settimana fa – ricorda il Vice Presidente del Gruppo PD – ho partecipato ad una conferenza sulle aree interne tenuta dal Prof. Fabrizio Barca che, parlando di unione di territori, ha affermato che un requisito fondamentale perché certi percorsi siano virtuosi e non semplici fusioni a freddo è il fatto che qualsiasi cambiamento sia endogeno ai territori e alle rispettive popolazioni.

Proprio questa riflessione mi porta a pensare al progetto di accorpamento tra Marche, Umbria e Toscana che i rispettivi governatori stanno portando avanti con grande convinzione. Il progetto è affascinante e pienamente condivisibile. Ma – sottolinea Urbinati – nel DNA delle Marche è forte anche il legame storico con le popolazioni dell’Adriatico. Legame che ha già generato importanti sinergie, portando alla nascita della Macroregione Adriatico-Ionica, al Forum dei Comuni del bacino Adriatico e siamo in dirittura d’arrivo per la creazione del distretto del mare tra Marche, Abruzzo e Molise. Oggi – prosegue il consigliere regionale sambenedettese – la Blu-Economy, turismo compreso, rappresenta uno dei cardini per lo sviluppo economico dei nostri territori e le Marche devono ambire ad un ruolo centrale in tutta la regione Adriatica: ne hanno qualità e possibilità, sono già state promotrici di processi aggreganti di grandissimo valore, come nel caso della Macroregione Adriatico/Ionica. Ritengo che in questo quadro l’Abruzzo ed il Molise siano perfettamente complementari alle nostre necessità, abbiamo economie simili, con ampi margini di crescita, oltre ad avere forti legami territoriali e tradizioni culturali.

Dopotutto – conclude Urbianti –, Marche, Abruzzo e Molise con Umbria e Toscana costituirebbero una macroregione con poco meno di otto milioni di abitanti; più piccoli della Lombardia e simili a Lazio e Campania. Pensate che bello spaziare da Dante a D’Annunzio passando per Leopardi. Oppure andare dall’Argentario alle Isole Tremiti passando per il Conero ed il Gran Sasso. Il progetto è ambizioso, vale la pena provarci”.


   

da Gruppo Consiliare del Partito Democratico





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 14-01-2016 alle 17:38 sul giornale del 15 gennaio 2016 - 878 letture

In questo articolo si parla di politica, Gruppo Consiliare del Partito democratico

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