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Falconara: centro massaggi dalle prestazioni troppo spinte, scatta il blitz dei Carabinieri

3' di lettura 31/12/2015 - Sigilli dei Carabinieri all’ingresso di un centro massaggi cinese di Falconara Marittima. Da tempo gli investigatori della tenenza locale sospettavano che in realtà si trattasse di una casa squillo. Tutto era partito dalle segnalazioni di alcuni residenti di via Leopardi, insospettiti dal viavai notturno all’interno della galleria pedonale che collega la loro strada a via Bixio.

Molti uomini vi sarebbero transitati nelle ore più tarde, venendo ricevuti da ragazze orientali in abiti succinti. Dai primi accertamenti gli uomini dell’Arma scoprono che il numero telefonico del centro massaggi veniva pubblicizzato anche on line su portali dedicati agli incontri, corredato da foto di ragazze orientali semi nude, circostanza che sembrava lasciare pochi dubbi sulla reale attività svolta. Predisposti quindi i servizi di osservazione in abiti civili, gli investigatori, nel corso degli appostamenti, fermano fermati diversi clienti che confermano che all’interno del centro, oltre ai massaggi, le dipendenti asiatiche erano disponibili anche ad altri tipi di prestazioni.

Ciò che emerge è che F.X., la 42enne cinese titolare del centro, avrebbe trattenuto tutti i proventi dell’attività di prostituzione, per retribuire invece le massaggiatrici con poche centinaia di euro al mese. L’attività investigativa si è conclusa il pomeriggio di mercoledì 30, quando un ispettore della Tenenza, fingendosi cliente, è entrato nel centro massaggi per prendere contatti con la titolare che gli ha illustrato le tariffe dei massaggi, ma anche dei servizi extra. Dopo il pagamento, F.X. ha condotto l’ispettore ad una giovanissima ragazza cinese in biancheria intima. Lei avrebbe dovuto eseguire la prestazione sessuale. Ma a questo punto il militare ha rivelato la sua identità e, con l’aiuto di altro personale, si è messo al lavoro per identificare le due donne. Con la perquisizione del locale sono poi stati ritrovati abiti succinti e biancheria intima in grado di lasciare ben poco spazio all’immaginazione, oltre ad alcuni sex toys in grado di soddisfare anche la clientela interessata ad emozioni più forti. Altra scoperta sconcertante: le massaggiatrici, seppure formalmente residenti altrove, sarebbero state alloggiate in camere di fortuna allestite all’interno del centro, in modo da potersi rendere disponibili in qualsiasi orario.

La titolare del centro - trovata in possesso di parecchie centinaia di euro, apparentemente raccolte in giornata – è ora accusata di sfruttamento della prostituzione. Il centro è stato intanto sottoposto a sequestro. Gli investigatori sono attualmente al lavoro per individuare le altre dipendenti del centro - assenti al momento del controllo - e tutti i clienti dell’attività per comprendere con esattezza le dimensioni del giro di affari gestito dall’imprenditrice cinese.

Nella stessa giornata sono finiti nei guai anche due stranieri pizzicati a taccheggiare all’interno del centro commerciale Ipersimply di via Marconi. F.C., 25enne dominicano pregiudicato è stato pizzicato dal personale del supermercato mentre cercava di allontanarsi con diversi prodotti di marca nascosti sotto agli indumenti. M.V., 38enne rumena, è stata beccata invece mentre cercava di appropriarsi di una giacca dopo avere rotto il dispositivo anti taccheggio. Entrambi i ladri sono stati intercettati prima di riuscire ad allontanarsi. Così la refurtiva è potuta tornare al proprio posto.


   

di Enrico Fede
redazione@vivereancona.it

 







Questo è un articolo pubblicato il 31-12-2015 alle 17:20 sul giornale del 02 gennaio 2016 - 1808 letture

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