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Trivelle: la Legge di Stabilità accoglie le richieste formulate dalle Regioni

Trivelle 3' di lettura 28/12/2015 - “Il Governo, approvando la Legge di Stabilità, ha accolto molte delle istanze formulate dai Consigli regionali italiani poste con la richiesta di referendum. Un grande atto di democrazia che riequilibra i ruoli e i rapporti tra Stato e Regioni confermando a quest’ultime l’importante compito di interpretare le istanze dei territori e dei propri cittadini. Rapporti che proseguiranno nei prossimi giorni con l'obiettivo di giungere ad una soluzione che sia la più condivisa possibile.”

Soddisfazione nelle parole del Presidente della Commissione regionale Ambiente, Andrea Biancani, che lo scorso settembre a Roma aveva depositato per le Marche i quesiti referendari per abrogare le norme del decreto “Sblocca Italia” relative a nuove ricerche ed estrazioni di gas e idrocarburi in Adriatico.

“Un gesto importante del Governo – ha detto Biancani – che restituisce alle Regioni il ruolo istituzionale affidato loro dalla Costituzione. Il Consiglio regionale delle Marche è stato il secondo in Italia ad approvare i quesiti referendari, segno di una grande sensibilità verso il tema della salvaguardia dell’ambiente, delle bellezze storiche e paesaggistiche, delle attività turistiche e ricettive della regione e soprattutto della salute dei marchigiani.”

Le modifiche apportate alla Legge di Stabilità, infatti, stabiliscono che le determinazioni inerenti l'attività di prospezione, ricerca e coltivazione degli idrocarburi debbano essere assunte dal Ministero competente senza che questi possa prescindere dall’intesa con la Regione interessata come pure la realizzazione delle infrastrutture ed insediamenti strategici, comprese le opere strumentali allo sfruttamento degli idrocarburi, potrà essere autorizzata solo previa intesa con la regione interessata. Viene quindi, in entrambe le ipotesi, eliminato il ricorso al potere sostitutivo dello Stato, in caso di mancato raggiungimento dell'intesa e riaffermata l’azione decisoria e competente della Regione.

Inoltre il divieto di svolgere attività di ricerca, prospezione e coltivazione degli idrocarburi liquidi e gassosi nelle zone di mare poste entro le 12 miglia dalla costa viene esteso anche ai procedimenti concessori in corso, facendo salvi però i titoli abilitativi già rilasciati per la durata di vita utile del giacimento. Viene poi stabilito che la durata delle attività di ricerca e di coltivazione, già autorizzate, non potrà avere più soggetta a proroghe.

Gli emendamenti approvati con la Legge di Stabilità interessano, inoltre, anche le estrazioni in terraferma. Infatti il decreto legge n. 133/2014 (Sblocca Italia) qualifica l'attività di prospezione, ricerca e coltivazione degli idrocarburi quale attività di interesse strategico, indifferibile ed urgente mentre la legge di stabilità 2016 riconosce alla medesima solamente il carattere di pubblica utilità. Di conseguenza mentre lo Sbocca Italia autorizza il concessionario a espropriare il terreno anche solo nella fase di ricerca, con le modifiche apportate dalla legge di stabilità questo non sarà più possibile in quanto l’iter amministrativo dovrà seguire la consueta procedura, garantendo così i diritti del proprietario.

Infine, ma non meno rilevante , è stata soppressa la necessità di predisporre, da parte del Ministero competente , il c.d. Piano delle aree, richiesto sempre dallo Sblocca Italia solamente per le attività in terraferma, previa intesa con la Conferenza Unificata. “Un percorso importante della democrazia rappresentativa – conclude Biancani – che non ha ne vincitori ne vinti ma che conferma l'importante ruolo della Regione nella tutela dei diritti e delle prerogative dei marchigiani”.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 28-12-2015 alle 08:00 sul giornale del 29 dicembre 2015 - 842 letture

In questo articolo si parla di politica, trivelle

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