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San Costanzo: Nicola Sorcinelli presenta in anteprima il suo pluripremiato cortometraggio Helena

4' di lettura 26/12/2015 - Un incontro generazionale sullo sfondo dei campi di sterminio nazisti; una donna in viaggio che dovrà fare i conti con la propria coscienza. Ecco gli ingredienti di “Helena” il nuovo cortometraggio di Nicola Sorcinelli, in anteprima al Teatro della Concordia di San Costanzo, domenica 3 gennaio.

Dopo “L'attimo di Vento” Nicola Sorcinelli torna alla regia con “Helena”, un cortometraggio che ha già raccolto un ampio consenso nei vari festival a cui è stato presentato (Roma e Cagliari) e che è valso al giovane regista marchigiano la nomination tra i “100 orgogli marchigiani”, una speciale lista stilata dal Resto del Carlino e nella quale Nicola si è ritrovato addirittura “a fianco di Valentino Rossi” - mi dice con una punta di soddisfazione.

Prodotto da Hundred Dreams Production e con la sceneggiatura di Paolo e Alessandro Logli, “Helena” narra la “redenzione” e il viaggio di una donna il cui compito è quello di portare i bambini nei vari campi di sterminio. L'ispirazione, mi racconta Nicola, è stata il frutto di un'idea nata per caso : “Tutto è nato da alcune parole che mi erano venute in mente senza un vero e proprio nesso: “e mi sentivo morire dentro nell'udire le risate di quei bambini che io stessa conducevo a morte”. Inizialmente non si riferivano a qualcuno di particolare o a un contesto storico particolare, ma sapevo che avrei voluto narrare la storia di una persona i cui dettami morali la portavano a fare qualcosa di negativo e che poi avrebbe dovuto fare i conti con la sua propria coscienza”.

A dare una forma concreta a questa idea occasionale, sono stati però i racconti di guerra di sua nonna, racconti che hanno colpito talmente tanto Nicola da fare da sfondo a molti dei suoi lavori: “ il secondo conflitto mondiale è stato da sempre uno dei miei contesti storici preferiti soprattutto grazie ai racconti di mia nonna con cui sono cresciuto da piccolo e che continuano ad affascinarmi; mio nonno poi era sopravvissuto ai campi di concentramento e quindi ho sempre avuto una predilezione per questo genere di storie”.

Per dare maggior risalto a questo processo di “redenzione”, Nicola ha fatto una precisa scelta narrativa: “quando si racconta una storia, di solito si individua un inizio, una parte centrale di svolgimento e una fine nella quale si conclude la narrazione e si sciolgono i nodi. La mia intenzione era quella di narrare solo il terzo tempo della vicenda, partendo quindi dalla parte finale e soffermandomi proprio sul dilemma interiore di questa donna”.

Allo stesso modo e con lo stesso obiettivo, a “parlare” e a “trasmettere” questa inquietudine interiore saranno i lunghi silenzi tra Helena e il bambino che lei accompagnerà nel lungo viaggio attraverso i boschi: “silenzi che aiuteranno a colmare quel vuoto che Helena si troverà ad affrontare quando tutte le sue certezze si sgretoleranno e inizierà a considerare quel bambino come ad un essere vivente e non più come un "qualcosa" da sterminare”.

A dare il volto a Helena e a esprimerne tutta la lotta interiore sarà Sandra Ceccarelli, un'attrice dal ricchissimo palmares che vanta una coppa Volpi e una nomination al David di Donatello per “Luce dei miei occhi” e una candidatura all'European Film Award per “La vita che vorrei”. “Non avrei potuto trovare interprete migliore per questo personaggio” conferma Nicola.

Dopo i vari riconoscimenti ottenuti – tra i quali il premio come Miglior Regia al festival "Punto di Vista" di Cagliari – Nicola presenterà in anteprima “Helena” nel Teatro della Concordia di San Costanzo, città che lo ha visto crescere e muovere i primi passo nel mondo della regia. Domenica 3 gennaio, alle ore 17.30 io e Sandra presenteremo il cortometraggio in anteprima. È davvero un onore poterlo presentare qui, anche perché sfortunatamente i cortometraggi non vedono quasi mai le sale e vengono rilegati ai soli festival”.

Ma il legame con le origini di Nicola non si ferma qui. A fare da sfondo a questa storia ci sarà il bellissimo paesaggio marchigiano: “abbiamo girato al Furlo, Ascoli Piceno e San Costanzo” - mi spiega Nicola - “e non potrebbe essere stato altrimenti: le Marche sono una delle poche regioni che offre davvero tutti gli scenari, e quei alti pini della Gola del Furlo erano perfetti per ricreare il paesaggio che ricercavo per il mio lavoro. Una location perfetta che fa parte anche di me”.








Questo è un articolo pubblicato il 26-12-2015 alle 15:40 sul giornale del 28 dicembre 2015 - 1403 letture

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