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Marotta unita, la sentenza finale del Tar e la reazione del "no"

Piazza dell'Unificazione 2' di lettura 19/09/2015 - Sembra calare definitivamente il sipario su una vicenda che, escludendo il referendum della Valmarecchia, non ha eguali nelle Marche. C'è chi esulta per l'unità amministrativa finalmente raggiunta a Marotta e chi, al contrario, sostiene che la divisione sia più marcata di prima

Il tribunale amministrativo regionale ha respinto, in data 18 settembre, due ricorsi presentati il 4 giugno scorso dal Comune di Fano e del Comitato Cittadino di Mondolfo: motivo del dissidio, questa volta, le modalità con cui sono stati definiti il bacino elettorale e il referendum del nove marzo 2014 (le frazioni di Torrette, Ponte Sasso e Marotta per Fano e quattro circoscrizioni elettorali di Mondolfo ndr). Modalità ritenute "tutt'altro che regolari" anche dal Comitato Fano Unita.

In questi giorni gli operai di Mondolfo, dopo la decisione del consiglio comunale di cambiare nome a Piazza Kennedy, ribattezzandola Piazza dell'Unificazione, hanno apposto la nuova targa ben visibile sul lungomare, a pochi metri da quel cartello che, fino a luglio 2014, segnalava l'ingresso nel Comune di Fano.

"Abbiamo sempre ritenuto poco consistenti le motivazioni di questi due ricorsi - afferma il presidente del Comitato Pro Marotta Unita, Gabriele Vitali -. La priorità inderogabile era quella di dare un'unica amministrazione a tutta Marotta e ci siamo riusciti". Secondo Vitali, "i problemi della nostra comunità" dovranno essere affrontati con tempo e pazienza: "L'importante è che siano gestiti da un solo Comune".

Concluse le questioni burocratiche, restano da risolvere i contenziosi sulle proprietà immobiliari che non sono ancora passate a Mondolfo. Se ne discute da oltre un anno e, secondo il Comitato Fano Unita, Marotta è più divisa di prima: "Il referendum ha allontanato due amministrazioni invece di avvicinarle" - sostiene Alessandra Spadoni - per non parlare dei tanti disservizi arrecati ai cittadini con questo distacco". Tra i sostenitori del "no" resta la consapevolezza di una sentenza difficile da ribaltare: "Speravamo in un diverso epilogo tenuto conto delle modalità seguite per l'iter referendario tutt'altro che regolari".

Il futuro, per sostenitori e detrattori dell'unità, sarà sotto un unico Comune. E mentre "Marotta Unita" cerca di portare la sua voce nel consiglio comunale di Mondolfo, "Fano Unita" crede che la strada da percorrere sia quella dell'unione tra i piccoli Comuni e la Città della Fortuna, augurandosi che l'amministrazione fanese porti la questione in Consiglio di Stato.






Questo è un articolo pubblicato il 19-09-2015 alle 17:55 sul giornale del 21 settembre 2015 - 924 letture

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