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Jesi: arrestata famiglia di ladri seriali

2' di lettura 18/09/2015 - La squadra Mobile di Pesaro in collaborazione con i colleghi di Macerata, hanno arrestato tre cittadini italiani, rispettivamente un uomo, di anni 23 e due donne di anni 48 di 51 anni, tutti già noti alle Forze dell’Ordine e residenti presso un campo nomadi di Jesi, in quanto sorpresi nella flagranza del reato di furto aggravato.

L’operazione è scattata lo scorso 16 settembre, quando gli Agenti della Squadra Mobile e del Commissariato di Urbino hanno attivato un servizio di pedinamento nei confronti del 23enne sospettato di essere coinvolto in una serie di furti e recentemente indagato per un analogo reato consumato su un’autovettura a Cesane di Urbino, nella prima settimana di luglio.

Nella circostanza l’uomo, Bernardoni Samuele, alla guida della sua automobile, a bordo della quale c'erano anche le sorelle Toso Silvia e Toso Cesarina, si è allontanata dal luogo di residenza a Jesi, raggiungendo il Comune di Recanati, sempre seguito dai poliziotti.

Sin dalle prime fasi del pedinamento il personale operante ha avuto modo di notare il 23enne fermare più volte il suo veicolo in corrispondenza di vetture in sosta, come a voler controllare la situazione e valutare l’eventuale fattibilità del “colpo”. Infine lo stesso, giunto nell’abitato di Recanati, per l’ennesima volta si è fermato nei pressi di una Fiat Panda parcheggiata in una zona isolata.

Mentre Bernardoni rimaneva alla guida della sua automobile con il motore acceso, le due donne si sono avvicinate alla vettura attenzionata, lasciata con le portiere non assicurate a chiave dal proprietario, intento a coltivare un orto non molto lontano, dalla quale hanno prelevato un portafoglio contenente un centinaio di euro.

Mentre si allontanavano in auto, il trio è stato bloccato dai poliziotti. La perquisizione del veicolo ha consentito di rinvenire e sequestrare alcuni arnesi da scasso, ovvero un martello frangi vetro ed una forbice e la somma di denaro sottratta.

I tre sono stati tratti in arresto e condotti presso la Casa Circondariale di Camerino. Il successivo 17 settembre gli atti sono stati convalidati dall’Autorità Giudiziaria che, nell’attesa del processo, ha disposto nei confronti del 23enne e della donna 48enne la misura cautelare degli arresti domiciliari con imposizione del braccialetto elettronico, mentre la 51enne è stata rimessa in libertà.

Sono in corso ulteriori indagini finalizzate ad accertare l’eventuale coinvolgimento degli indagati in altri simili episodi criminali. Si ritiene, infatti, che l’operazione in argomento abbia consentito di bloccare un agguerrito gruppo specializzato in furti seriali all’interno di vetture, attivo in questa ed in altre province.








Questo è un articolo pubblicato il 18-09-2015 alle 12:20 sul giornale del 19 settembre 2015 - 1021 letture

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