Marzia Malaigia, Vice Presidente dell’Assemblea Regionale: riflessione su questi primi giorni di lavoro

Incarico istituzionale che svolgerò con il massimo dell’equilibrio, cercando di rappresentare al meglio la prima istituzione della Regione, pur non dimenticando mai la mia appartenenza politica. I marchigiani si attendono risposte concrete e mia quota parte, tenterò, nel mio immensamente piccolo, di portare un contributo efficace alla crescita della nostra comunità.
La mia non sarà un'opposizione chiusa a priori, nel senso che non sarà l'opposizione del dire incondizionatamente bianco, se viene proposto il nero. E' mia convinzione che nelle istituzioni, come pure generalmente nella vita, affinchè si possano apportare cambiamenti che abbiano una ricaduta positiva nel più vasto interesse dei cittadini, servano innanzi tutto il rispetto delle persone ed il confronto, pur rimanendo fermi sulle convinzioni di ciascuno. Non sempre urlare a gran voce e puntare i piedi, soprattutto quando si è coscienti di “non avere i numeri”, porta a risultati apprezzabili.
In queste prime sedute dell'ufficio di presidenza, la cui ultima si è tenuta ieri, ho cercato innanzi tutto di stabilire un dialogo tra noi componenti e con soddisfazione ho trovato disponibilità di discussione da parte del presidente Mastrovincenzo e del vice Minardi. In un clima disteso e sereno, c'è stato in questo modo ampio spazio per la discussione e considerazione su ogni punto all'odg, che ovviamente in molti casi non ci hanno trovato concordi. Nell’ultima seduta in special modo, riguardo alla proposta di modifica dello statuto regionale, sono stati considerati tutti gli scenari che si sarebbero potuti aprire, attraverso diverse stesure di bozze, prese in esame minuziosamente e concertate dai presenti. Ho esaminato, in questi giorni, tutti gli statuti delle altre regioni italiane e mi sono documentata perché eventuali modifiche di questo punto dello statuto delle Marche non fosse completamente dissimile da quelli di altre realtà. Alla fine, è stato raggiunto un certo accordo nella formulazione proposta, che ha visto soddisfatte anche alcune modifiche da me elaborate e che puo’ giudicarsi una buona sintesi della riforma statutaria che andrà esaminata ora dalla prima Commissione .
Questo, a mio avviso posso considerarlo già un primo risultato per il centrodestra, perché crea presupposti per poter lavorare in sinergia, contribuendo, seppur dall’opposizione, a fornire un proprio apporto e a dare una voce alle minoranze.
Siamo solo all'inizio, i passi saranno fatti per gradi: non rivoluzione, ma processo di cambiamento. Nella rivoluzione c'è spesso distruzione indistinta, nel cambiamento c'è piuttosto reale costruzione. Sono quindi convinta che insieme ai colleghi dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea lavoreremo in questo senso, riavvicinare i cittadini alla politica ed alle istituzioni e in ciò non dimenticandoci mai di chi è in maggior difficoltà.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 05-09-2015 alle 15:28 sul giornale del 07 settembre 2015 - 839 letture
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