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M5S: ''Contributo di bonifica, serve chiarezza''

Movimento 5 Stelle 3' di lettura 06/09/2015 - Nell’ultima legislatura regionale, la vecchia maggioranza targata PD approvò la costituzione di un nuovo unico consorzio regionale di bonifica, lasciandogli in dote i debiti dei vecchi consorzi.

Anziché far pagare tali debiti agli effettivi responsabili gestionali (politici e non), alla fine, come di regola avviene in Italia, quelli che pagheranno saranno i soliti Cittadini attraverso una vera e propria tassa denominata “Contributo di Bonifica”. Contributo che andrà probabilmente anche a coprire le spese, apparentemente sproporzionate poste nei bilanci preventivi del Consorzio del 2014 e del 2015, che riguardano i costi dell’attività istituzionale (510.000 euro), degli organi istituzionali (150.000 euro), delle spese postali (50.000 euro), delle spese legali (70.000 euro), degli oneri finanziari (200.000 euro), etc.

Un contributo, quello del consorzio di bonifica, che presenta molteplici criticità, tali da poterlo, probabilmente, anche rendere illegittimo. Il Consorzio, da quel che ci risulta, ha approvato un “Piano di Classifica“ con un relativo “Perimetro di Contribuenza“ molto vago e generalizzato, perchè in questo piano non vengono chiaramente dimostrati gli “Indici di Beneficio“ di cui ogni consorz iato h a beneficiato (o beneficerà); questo sia sul Piano di Classifica Irriguo che sul Piano di Classifica per la Bonifica.

Difatti, sul piano di classifica pubblicato nel sito del consorzio, non sembra che si evincano il lavori svolti , o da svolgere, in base a ciò che prevede la legge, la quale oltretutto, stabilisce i criteri puntuali attraverso i quali distribuire gli oneri sostenuti dal consorzio per svolgere tutte le attività di bonifica idraulica, suddividendo quindi, tra i consorziati, gli oneri delle attività sulla base del beneficio conseguito o conseguibile. In mancanza di questi requisiti il Piano di Classifica appare inefficace, in quanto non vengono ben evidenziati i meri vantaggi dei consorziati, facendo mancare quindi l’effettiva prova de l vantaggio oggettivo di cui godrebbero gli immobili a cui viene chiesto il pagamento; non solo, ci sono anche, a nostro avviso, “vizi” riguardanti la forma in cui è stata inviata la richiesta di pagamento.

Sulla scorta di tale lettera inviata ai Cittadini, provvederemo a richiedere al consorzio l’elenco dei lavori eseguiti negli ultimi tre anni, e ciò sia per verificare l’effettiva azione di prevenzione al dissesto idrogeologico fatta ad oggi, sia per verificare e monitorare l’effettivo rispetto del Co dice dei Contratti (D.lgs. 163/2006) nell’affidamento dei lavori, dei servizi e delle forniture alle ditte esterne. Convinti delle nostre idee andremo avanti per la nostra strada e, se non si riuscirà a trovare una soluzione, agiremo in tutte le sedi, anche giudiziarie, per chiarire una volta per tutte questa ormai decennale storia del contributo di bonifica e chi ha sbagliato dovrà pagare per il disagio arrecato ai Cittadini.


   

da Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 06-09-2015 alle 17:23 sul giornale del 07 settembre 2015 - 770 letture

In questo articolo si parla di politica, Movimento 5 Stelle, Consorzio di Bonifica Marche

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