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Fano: ruba iPad, iPhone e carte di credito poi chiede riscatto su Facebook, arrestato 21enne marocchino

Carabinieri, foto di repertorio 2' di lettura 30/07/2015 - Nei giorni scorsi un noto imprenditore fanese denuncia ai carabinieri il furto di un Ipad, un Iphone e diverse carte di credito trafugate dalla sua auto.

La sera successiva uno sconosciuto contatta l’imprenditore su Facebook chiedendo di poterlo incontrare per “raggiungere un accordo al fine di restituirgli la refurtiva”: il losco figuro pretende 200 euro per riconsegnare gli oggetti.

I militari del Comando Stazione e del Nucleo Operativo di Fano accompagnano l’imprenditore sul luogo dell’appuntamento, un bar nella frazione di Bellocchi, dove, dopo qualche minuto, si presenta un giovane di origini marocchine.

Il ragazzo, appena entrato nel locale, riconosce la sua "preda" mentre, insospettito, chiede spiegazioni sull’accompagnatore. L’imprenditore lo rassicura dicendo che è un parente.

Il giovane, alla presenza del parente/carabiniere, ammette di essere in possesso del tablet e dell’iphone dell’imprenditore chiedendo in cambio i 200 euro pattuiti. Il militare che accompagna la vittima chiede di poter visionare i due oggetti: presente il tablet ma il cellulare si trova in un altro posto.

A questo punto i Carabinieri arrestano I.Z., 21enne, di nazionalità marocchina, fruttivendolo, per tentata estorsione e ricettazione. I.Z., dopo le formalità di rito, viene condotto al Carcere di Pesaro e, dopo l’interrogatorio di garanzia, messo agli arresti domiciliari presso la propria abitazione di Fano.

All’imprenditore viene restituito il tablet mentre del telefono e delle carte di credito nessuna traccia. Dopo qualche giorno l’imprenditore si presenta nuovamente al Comando Stazione Carabinieri di Fano per denunciare che le carte di credito rubate erano state utilizzate subito dopo il furto.

L’acquisizione dei video installati presso gli sportelli bancomat consente di accertare che è stato I.Z. a prelevare il denaro dopo aver acquisito i codici dal tablet della vittima. Le nuove risultanze sono al vaglio dell’Autorità Giudiziaria che potrebbe aggravare la misura detentiva a cui è sottoposto il giovane fruttivendolo






Questo è un articolo pubblicato il 30-07-2015 alle 09:31 sul giornale del 31 luglio 2015 - 850 letture

In questo articolo si parla di cronaca, carabinieri, articolo, Francesco Gambini

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