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Regionali: servizi sociosanitari, le richieste della Campagna Trasparenza e diritti ai candidati presidenti

sanità 3' di lettura 23/05/2015 - Sono 9 le richieste della Campagna Trasparenza e diritti (promossa da numerose organizzazioni di volontariato, cooperative, utenti) ai candidati alla presidenza della regione Marche, in tema di servizi sociosanitari rivolti a persone con disabilità, disturbi mentali, demenze, anziani non autosufficienti.

La Campagna avviata nel 2012 con l’obiettivo di potenziare il sistema dei servizi sociosanitari a livello domiciliare, diurno e residenziale chiede ai candidati la sottoscrizione, prima delle elezioni, di alcune proposte. Tra queste, il ripristino del fondo sociale regionale, azzerato nel 2015, la modifica alle delibere sui servizi sociosanitari, il potenziamento del sostegno alla domiciliarità, l’investimento su servizi residenziali ispirati al modello comunitario, l’assicurazione in ogni territorio dei servizi previsti nei livelli essenziali di assistenza; rispetto della normativa in materia di compartecipazione alla spesa da parte degli utenti. Il recupero di una effettiva prassi di partecipazione.

Di seguito l’articolazione delle richieste.

- ripristinare per il 2015 il fondo sociale regionale con le stesse quote di finanziamento del 2014,

- modificare le delibera sui servizi socio sanitari (1011 e 1195/2013 e 1331/2014) in tema di servizi sociosanitari, al fine di: a) assicurare una corretta applicazione della normativa nazionale sui livelli essenziali di assistenza sociosanitaria, b) rivedere gli standard assistenziali e le relative tariffe di alcuni dei servizi indicati; in particolare quelli che (così come definiti) rendono insostenibili residenze di tipo comunitario (capacità recettiva di 10 posti);

- l’effettivo potenziamento degli interventi a sostegno della domiciliarità (assegni di cura, vita indipendente, cure domiciliari, …) così da consentire alle persone il diritto di scelta rispetto alla possibilità di poter continuare a vivere presso il proprio domicilio;

Sviluppare e potenziare servizi basati su modelli di tipo comunitario, collocati nei normali contesti di vita, nei quali sia centrale il riferimento alla qualità di vita delle persone, senza alcun sradicamento dal territorio e dalle relazioni di origine, rilevando nel contempo, con preoccupazione, segnali che sembrano portare la nostra Regione esclusivamente verso servizi di grandi dimensioni, con utenza intercambiabile e attenzione prevalente alle pratiche di gestione;

l’assicurazione e la garanzia di tutti i servizi e prestazioni previsti dai Livelli essenziali di assistenza sociosanitaria, con una articolazione territoriale che li renda effettivamente fruibili, alle stesse condizioni per l'utenza, in tutto il territorio regionale;

modalità di compartecipazione degli utenti, nel rispetto della vigente normativa, tali da rendere effettivamente possibile l’accesso ai servizi. Previsione di soglie isee ai fini della contribuzione al costo del servizio, definita a livello regionale, così da rendere omogeneo il criterio di contribuzione in tutto il territorio regionale;

- il rispetto effettivo della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità (ratificata dal nostro Parlamento con legge 18/2009) in particolare in riferimento all’articolo 19, Vita indipendente ed inclusione nella comunità, “Le persone con disabilità abbiano la possibilità di scegliere, su base di uguaglianza con gli altri, il proprio luogo di residenza e dove e con chi vivere; le persone con disabilità abbiano accesso ad una serie di servizi a domicilio o residenziali e ad altri servizi sociali di sostegno, compresa l’assistenza personale necessaria per consentire loro di vivere nella società e impedire che siano isolate o vittime di segregazione; i servizi e le strutture sociali destinati a tutta la popolazione siano messe a disposizione, su base di uguaglianza con gli altri, delle persone con disabilità e siano adattati ai loro bisogni";

il potenziamento dei servizi di valutazione e presa in carico che vivono da anni una situazione di progressivo svuotamento e abbandono;

il recupero di una prassi di partecipazione di tutti gli attori dei servizi: da chi li fruisce a chi vi opera.







Questo è uno spazio elettorale autogestito pubblicato il 23-05-2015 alle 12:20 sul giornale del 25 maggio 2015 - 709 letture

In questo articolo si parla di politica, spazio elettorale autogestito

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