"E' la mia vita, decido io". Il senigalliese Max Fanelli si incatena per protesta ad Ancona

Si è fatto incatenare, sabato pomeriggio, in pieno centro ad Ancona nei pressi della Galleria dorica, Max Fanelli da tempo inchiodato ad una sedia a rotelle ed nel suo corpo a causa di una grave malattia, la sclerosi laterale amiotrofica.
Una protesta silenziosa, ma allo stesso tempo significativa e simbolica per dire si all'eutanasia legale e far si che le persone malate, come lui, abbiano la possibilità di decidere sulla propria vita. Al suo fianco la moglie Monica che ha ribadito i desideri del marito. "Siamo arrivati a questo gesto simbolico perchè vogliamo che tutte le persone nelle condizioni di Massimo possano togliersi queste catene che impediscono loro di seguire quello che è il loro desiderio, di ottenere quello che vogliono per la loro vita".
Una dimostrazione la sua che ha sicuramente sensibilizzato sul tema e che speriamo porterà ad una pronuncia che diventi poi legge da chi di dovere.

Questo è un articolo pubblicato il 19-04-2015 alle 20:12 sul giornale del 20 aprile 2015 - 1371 letture
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