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Pensioni, CIA Marche lancia l’allarme povertà

cia marche logo 2' di lettura 14/04/2015 - “Il problema non è più rinviabile, nelle Marche ci sono 220 mila pensionati autonomi di cui la metà non arriva a 500 euro al mese mentre il 30% non arriva a mille euro. A questo si aggiunge anche l’iniquità dell’IMU agricola che penalizza i coltivatori. Bisogna intervenire e in fretta perché il rischio povertà è reale”.

Con queste parole il Presidente dell’Anp (Associazione Nazionale Pensionati) - Cia (Confederazione Italiana Agricoltura) Marche, Franco Fiori, ha aperto l’iniziativa ‘Cambiare verso alle pensioni basse è tema ineludibile’, martedì 14 aprile, presso la Camera di Commercio di Ancona, cui ha partecipato anche il Presidente Nazionale ANP, Vincenzo Brocco. Una tappa, quella di Ancona, che si inserisce in un quadro più ampio di eventi per presentare a livello nazionale la petizione che gli agricoltori italiani rivolgono al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e al suo governo per introdurre politiche di welfare e misure economiche a sostegno di una categoria di persone che ha sempre garantito la tenuta sociale delle famiglie e che oggi si trova a fare i conti con il rischio povertà.

I pensionati italiani sono oltre 16 milioni e di questi 8 milioni vivono con assegni mensili sotto i mille euro, mentre 2,2 milioni percepiscono anche meno di 500 euro. Nelle Marche, inoltre, sono 40mila le pensioni integrate al minimo, di queste il 47% per il fondo lavoratori dipendenti, il 30% per i coltivatori diretti e il resto tra artigiani e commercianti. Per questo, secondo gli agricoltori, si deve far pressione sulle istituzioni per estendere ai pensionati sotto i mille euro mensili il bonus di 80 euro; indicizzare ed eliminare il drenaggio fiscale; riorganizzare la sanità pubblica dando un ruolo primario ai medici di base e costituendo dei pool di specialisti multidisciplinari presenti ventiquattro ore al giorno; dare risorse alla non autosufficienza, contro la povertà e per l’invecchiamento sano e attivo delle persone. Richieste chiare per cui ci sarebbero anche le risorse che, secondo i pensionati, possono essere reperite con la ripresa economica, con le riforme, ma soprattutto con la lotta all’evasione fiscale, alla criminalità e alla corruzione, agli sprechi e ai privilegi delle caste nonché attraverso la trattenuta progressiva del contributo di solidarietà su tutte le pensioni superiori a 5mila euro mensili, compresi i vitalizi.

"Negli ultimi 15 anni – ha concluso Fiori - l’erosione sul potere di acquisto delle pensioni è stata del 33% confinando un numero crescente di anziani sotto la soglia di povertà: è necessaria una maggiore giustizia sociale. Non si possono compiere ulteriori sfregi sul sistema previdenziale italiano”.


   

da CIA Marche





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 14-04-2015 alle 16:35 sul giornale del 15 aprile 2015 - 744 letture

In questo articolo si parla di attualità, cia marche, confederazione agricoltori italiani

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