Mangialardi (Anci Marche): “Il Def: soddisfatti? Ci aspettavamo molto di più”

2' di lettura 11/04/2015 - L'approvazione del Def da parte del governo Renzi ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai comuni italiani ai quali è stato garantito che negli esercizi 2016 e 2017 non subiranno nuovi tagli ma nelle Marche non c'è piena soddisfazione.

“Certo che rispetto ad aver subìto altri tagli possiamo riconoscere al governo di aver dimostrato senso di responsabilità ma tuttavia non possiamo certo sorridere – dice Maurizio Mangialardi, presidente di Anci Marche – perché la situazione resta preoccupante.”

“Il dato positivo è che le decisioni sul Def siano passate attraverso una concertazione con i Comuni che il nostro presidente Fassino ha gestito con fermezza - insiste Mangialardi – ma restano molte questioni sul tavolo”. Tra i temi caldi che agitano i sindaci marchigiani ci sono quelli della semplificazione amministrativa.

La visita annunciata del presidente Renzi nelle Marche per le prossime settimane dovrebbe essere anche l'occasione per attualizzare le questioni nazionali al contesto regionale. “Se ci sarà modo non perderemo certo l'occasione di ribadire le nostre posizioni – specifica Mangialardi – anche se le comunicazioni di Anci Marche nei confronti del governo sono molto regolari”.

“I punti sui quali la nostra posizione è molto ferma – conclude il presidente dell'Associazione dei Comuni delle Marche – è che tra riduzioni di spesa e patto di stabilità non solo si è ridotto il ruolo del sindaco a quello di semplice esattore, non avendo fondi per fare alcun tipo di investimento, ma anche che auspichiamo che si guardi ad altri apparati dello Stato quando si parla di spendig review”. “Sulla local tax abbiamo chiesto e continuiamo a ribadirlo, che i tributi locali divengano di competenza dei comuni evitando che parte del gettito finisca nelle tasse dello Stato. Infine c'è il grande tema delle funzioni associate per il quale il Governo deve tenere in considerazione le nostre istanze”.