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Il Documento di Programmazione Economico-Finanziaria, Mangialardi (Anci): “I comuni hanno già dato”

mangialardi (anci marche) 2' di lettura 07/04/2015 - “I comuni hanno già contribuito al processo di risanamento dei conti pubblici in questi anni e non è corretto che, avendo già dimostrato di saper fare, si continuino a chiedere sacrifici solo a noi. Su questo dobbiamo essere molto chiari”.

E' un Maurizio Mangialardi estremamente chiaro e determinato quello sostiene la posizione del presidente nazionale Piero Fassino che a nome dell'Anci e di tutti i sindaci d'Italia, ha chiesto un incontro al governo prima che il Documento economico-finanziario venga varato.

“Tra riduzioni di spesa e patto di stabilità non solo si è ridotto il ruolo del sindaco a quello di semplice esattore non avendo fondi per fare alcun tipo di investimento – insiste Mangialardi – ma dal 2010 i Comuni hanno contribuito al risanamento con oltre 17 miliardi di euro di tagli. E' tempo che si guardi ad altri apparati dello Stato”.

"La questione poi è anche un'altra – ha detto Mangialardi – e riguarda quanto stabilito dall'articolo 119 della nostra Costituzione che recita quanto segue: I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa, nel rispetto dell'equilibrio dei relativi bilanci, e concorrono ad assicurare l'osservanza dei vincoli economici e finanziari derivanti dall'ordinamento dell'Unione europea. I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno risorse autonome. Stabiliscono e applicano tributi ed entrate propri, in armonia con la Costituzione e secondo i princìpi di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario. Invece la situazione di confusione ed approssimazione che regna nei provvedimenti ministeriali in materia fiscale stanno screditando agli occhi dei cittadini anche il primo riferimento istituzionale che è il Sindaco, costringendoci ad innalzare aliquote e introducendo fantasiose nuove tasse che poi non restano sul territorio".

A proposito della local tax Anci Marche si è fatta promotrice di una posizione molto chiara: “Vorremmo che i tributi locali siano di competenza dei comuni – insiste Mangialardi - e non che parte del gettito finisca nelle tasse dello Stato che ha praticamente azzerato i trasferimenti”.

Il dialogo con il governo resta aperto ed i Sindaci hanno sempre dimostrato grande senso di responsabilità ma “hanno bisogno di provvedimenti chiari e giusti e non di essere messi in difficoltà per la chiusura dei bilanci, come accaduto per la questione relativa all'Imu sui terreni agricoli, provvedimento iniquo soprattutto perché andava a penalizzare i piccoli comuni, e poi per le funzioni associate, altro tema per il quale il confronto tra Governo ed enti locali è indispensabile” - ha concluso il presidente di Anci Marche.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 07-04-2015 alle 17:28 sul giornale del 08 aprile 2015 - 932 letture

In questo articolo si parla di politica, Anci Marche

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