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Festività Pasquali, centinaia di chili di posta ferma negli uffici di recapito: le preoccupazioni della Cisl

lettere 1' di lettura 07/04/2015 - Oltre che per la chiusura degli uffici postali esprimiamo preoccupazione per i servizi postali, il recapito e il destino dei dipendenti di Poste Italiane. Alle criticità strutturali, dai prodotti obsoleti al calo della corrispondenza e influenza negativa delle nuove tecnologie si aggiunge la cattiva organizzazione da parte della azienda e la discutibile gestione dei dati, con evidenti ricadute che colpiscono i cittadini e gli addetti al recapito.

Sono state autorizzate, in due giorni a ridosso delle festività pasquali, oltre 500 giornate di ferie per gli addetti al recapito mettendo così a rischio il cosiddetto servizio pubblico e sociale svolto da Poste Italiane.

Assenti almeno un quarto degli addetti, venerdì scorso e altrettanti oggi. Centinaia di chilogrammi di corrispondenza giacenti negli uffici di recapito, con una discesa in picchiata della qualità del servizio . Ora la nostra preoccupazione è che ancora una volta l'azienda per mettere riparo alla propria cattiva organizzazione mostrerà i muscoli nei confronti dei portalettere obbligandoli a lavorare al di fuori delle regole condivise mettendo a rischio il rispetto delle norme contrattuali e il pagamento delle prestazioni straordinarie






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 07-04-2015 alle 12:44 sul giornale del 08 aprile 2015 - 704 letture

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