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Cna e Confartigianato, 'Sempre più immigrati imprenditori ma la crisi fa diminuire i lavoratori stranieri'

lavoratori stranieri 3' di lettura 04/04/2015 - Vengono soprattutto dalla Cina, dal Marocco, dall’Albania e dalla Romania. Sono gli immigrati che fanno impresa nelle Marche. Solo nel 2014 sono stati 1.709 i nuovi imprenditori stranieri che hanno avviato un’attività nella nostra regione, pari al 17,2 per cento delle 9.949 nuove imprese nate nelle Marche. Una fotografia degli immigrati imprenditori è stata diffusa da Confartigianato e Cna, che hanno elaborato i dati Infocamere e Istat.

“Nonostante la crisi” hanno affermato Cna e Confartigianato Marche “nella nostra regione l’imprenditoria di origine straniera è continuata a crescere anche lo scorso anno con un aumento di 247 aziende mentre il sistema produttivo marchigiano perdeva 1.383 imprese. Attualmente le imprese guidate da stranieri sono 14.708 rispetto alle 14.461 del 2013 e sono più che triplicate negli ultimi dieci anni. Ormai rappresentano l’8,4 per cento delle 174.093 imprese marchigiane e 4 mila sono quelle a conduzione femminile. A prevalere sono le imprese individuali che sono più di 12 mila. Si tratta di attività che vanno incentivate perché non solo portano ricchezza ed occupazione ma sono anche un forte elemento di integrazione dei cittadini extracomunitari residenti nelle Marche e consentono di creare ponti con i Paesi d’origine degli imprenditori immigrati. Si tratta di un mondo che non può essere più considerata solo una nicchia di bassa produttività , ma un elemento utile a creare sinergie con gli imprenditori locali ed attrarre investimenti dall’estero. Vanno invece contrastate con forza le attività abusive straniere ed il lavoro nero, soprattutto in certi settori della moda e del commercio”.

Tra le nuove imprese di immigrati nate lo scorso anno, più di una su 5 appartiene al settore del commercio per complessive 420 imprese. Anche l’edilizia, malgrado la crisi, continua ad attirare nuovi imprenditori stranieri (287) mentre 255 sono state le nuove attività manifatturiere, soprattutto nel calzaturiero e nel tessile abbigliamento. Anche guardando a tutte le 14.708 imprese straniere in attività nelle Marche, il commercio risulta il primo settore con 4.668 aziende, pari al 31,7 per cento. Altre 3.748 sono imprese edili (25,6) , 2.215 manifatturiere (15,1) e 958 di alloggio e ristorazione.
Per quanto riguarda la presenza di imprenditori immigrati sul territorio regionale, la provincia dove ce ne sono di più è Ancona con 3.889 aziende, seguita da Pesaro Urbino con 3694, Macerata (3.620), Fermo (1.820 e Ascoli Piceno (1.685). Ma quello maceratese è il territorio dove c’è la concentrazione maggiore, con il 9,3 per cento delle imprese provinciali mentre quello dove pesano di meno è il territorio ascolano con il 6,8 per cento.

La presenza di imprese straniere favorisce anche l’occupazione dei lavoratori immigrati. Tra quelli che sono stati assunti dai loro connazionali titolari d’impresa e quelli che lavorano in aziende guidate da italiani, i lavoratori stranieri nelle Marche sono 83 mila. Un numero consistente ma sul quale pesano comunque le difficoltà del nostro sistema produttivo, visto che nel 2008, i lavoratori stranieri erano 95 mila. Se la metà degli occupati stranieri lavora nell’industria, la quota di quelli occupati nei servizi ha raggiunto il 41 per cento ed è destinato a crescere ulteriormente, visto che negli ultimi due anni il terziario ha assorbito il 58 per cento dei nuovi occupati stranieri.

Complessivamente gli stranieri regolari presenti nelle Marche sono 167 mila pari al 9,4 per cento della popolazione mentre quelli stabilmente residenti nella regione sono 146 mila.


   

da Cna e Confartigianato




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-04-2015 alle 17:19 sul giornale del 07 aprile 2015 - 696 letture

In questo articolo si parla di attualità, confartigianato, cna

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