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Civitanova: sospettato di essere jihadista viene rimpatriato. I familiari temono per la sua vita

Faqir Ghani 1' di lettura 22/01/2015 - È stato rimpatriato Faqir Ghani, il ventiseienne pakistano che da dodici anni viveva e lavorava a Civitanova. Il Ministero dell'Interno lo ha accusato di aver consiviso su Facebook video che inneggiano alla Jihad.

Un'accusa pesante e dalle pesanti ripercussioni per il cittadino civitanovese che a breve avrebbe ottenuto la cittadinanza italiana. Un'accusa che lo avvicina all'estremismo islamico, nonostante martedì pomeriggio, abbia espresso la totale estraneità a qualunque cellula terroristica.

Basiti i colleghi della Croce Verde (in cui Faqir Ghani militava dalla fine del 2012), che lo conoscevano come un ragazzo onesto ed un volontario sempre pronto ad aiutare il prossimo, che si dava da fare senza risparmiarsi.

Ora Ghani è stato rimpatriato, accompagnato dai familiari che temono profondamente per la sua vita. Infatti, in Pakistan - dopo il terribile attentato dei talebani dello scorso 16 dicembre, in cui sono rimasti vittima più di cento bambini - le pene per i reati legati al terrorismo sono state fortemente inasprite, tanto da ripristinare la pena di morte.

Proseguono le indagini


   

di Arianna Baccani
redazione@viverecivitanova.it





Questo è un articolo pubblicato il 22-01-2015 alle 18:46 sul giornale del 23 gennaio 2015 - 1057 letture

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