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Marchio regionale Qm per i prodotti alimentari trasformati

Maura Malaspina 2' di lettura 20/01/2015 - Marchio regionale “QM – Qualità garantita dalle Marche” anche per i prodotti alimentari trasformati. E’ quanto ha deciso la Giunta regionale, ad iniziativa dell’assessore all’Agricoltura Maura Malaspina. In particolare, è stato approvato il disciplinare di produzione a cui gli imprenditori dovranno attenersi per ottenere l’uso del marchio di qualità.

“Nel 2006 è stata avviata questa positiva esperienza – osserva Malaspina – con l’approvazione dei primi disciplinari di produzione per latte e cereali. Queste prime versioni miravano alla valorizzazione dei prodotti principali e al rispetto dell’ambiente, poi ulteriori disciplinari hanno cominciato a riguardare prodotti trasformati. Per alcuni prodotti tuttavia è difficile stabilire in quale disciplinare rientrano, perché le tecniche utilizzate presuppongono materie prime di diversa natura e coinvolgenti processi diversi. Siamo per questo giunti alla terza fase dei disciplinari relativi al marchio QM, che prevedono schede di produzione proposte dai produttori e poi approvate dalla Regione, con l’uso prevalente di prodotti primari a marchio QM”.

Il disciplinare approvato prevede dunque le modalità di produzione, distribuzione e commercializzazione dei prodotti trasformati ottenuti da ingredienti provenienti da filiere diverse, per i quali i beneficiari del marchio dovranno preventivamente presentare schede di produzione oggetto di specifica approvazione. In questa prima fase il disciplinare riguarderà sughi, condimenti e simili. Gli aderenti non hanno l’obbligo di certificare tutta la propria produzione, purché garantiscano la separazione del prodotto a marchio QM in tutte le fasi del processo, in modo che sia possibile l’identificazione e la rintracciabilità del prodotto stesso.

“I disciplinari QM già approvati sono m olteplici – conclude Malaspina - dall’ortofrutta, ai legumi, al lattiero - caseario, dai molluschi alla filiera olio extravergine d’oliva - oli monovarietali, dalla filiera delle carni suine a quella ittica, dalle carni ovine al latte alta qualità, fino alla filiera cereali, all’agriturismo, al vino. Il marchio regionale agricolo nasce con l’obiettivo di tutelare i consumatori, indirizzandoli verso prodotti locali di qualità, rafforzando al contempo le imprese agricole mediante l’uso di un segno distintivo che riguarda l’intero territorio marchigiano, elevandone anche la sua attrattività turistica”.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 20-01-2015 alle 19:30 sul giornale del 21 gennaio 2015 - 1057 letture

In questo articolo si parla di attualità, regione marche

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