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Ancona: pesca, sanzioni per quasi 80 mila euro. A coordinare la Direzione Marittima di Ancona

2' di lettura 19/01/2015 - L'Operazione, nell'ambito della pesca, “Labirinth” porta sanzioni per quasi 80 mila euro. A coordinare la Direzione Marittima di Ancona.

Iniziata lo scorso dicembre si è appena conclusa una importante operazione di vigilanza pesca, svolta su scala nazionale, volta alla tutela del consumatore finale e delle risorse ittiche. L’operazione, denominata “labirinth”, disposta dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, è stata condotta dal personale delle Capitanerie marchigiane sotto il coordinamento delle Direzione Marittima di Ancona nel periodo compreso tra il 4 dicembre 2014 ed il 18 gennaio 2015.

Nel periodo venivano intensificati i controlli lungo la filiera della pesca, sia in mare che a terra, al fine di contrastare quei fenomeni illeciti che maggiormente si riscontrano in questo periodo dell’anno. Molteplici sono state le violazioni accertate: dalla pesca di prodotto al di sotto della taglia minima consentita, alla pesca abusiva esercitata in zone vietate (sia da parte di motopesca a strascico che ad opera di unità vongolare), all’utilizzo di attrezzi non consentiti e all’immissione in commercio di prodotti ittici non tracciati, ponendo particolare attenzione a quella prima fase della filiera ittica costituita dalla sbarco.

Eseguiti controlli sui documenti riportanti le registrazioni delle catture e sulle compilazioni delle compilazioni di sbarco in capo al produttore ittico, nonché sull’emissione delle note di prima vendita da parte dei primi acquirenti del prodotto. I controlli hanno visto comunque il coinvolgimento anche dei restanti operatori della filiera commerciale ittica, quali i centri di distribuzione all’ingrosso, i punti vendita al dettaglio, gli ambulanti ed i ristoratori.

L’operazione ha interessato l’intero territorio marchigiano ed ha portato all’elevazione di 68 sanzioni amministrative per un importo complessivo pari ad oltre 76.000 euro, al sequestro di quasi 600 Kg di pesce vario (donato, a seguito delle verifiche sanitarie, ad istituti caritatevoli), all’inoltro per di due notizie di reato ed al sequestro di svariati attrezzi da pesca risultati non conformi ai requisiti tecnici ovvero utilizzati in maniera fraudolenta. In applicazione della normativa vigente in materia sono stati inoltre assegnati 34 punti di penalizzazione a carico di Comandanti di unità da pesca e 34 punti sulle rispettive licenze.








Questo è un articolo pubblicato il 19-01-2015 alle 16:58 sul giornale del 20 gennaio 2015 - 1240 letture

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