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Marina di Ravenna: i sub sambenedettesi trovano la squarcio che ha affondato tragicamente la nave turca

1' di lettura 09/01/2015 - Sono stati i sommozzatori del nucleo sub di San Benedetto giovedì 8 gennaio, nel secondo giorno di immersione sul relitto, ad individuare lo squarcio che la mattina del 28 dicembre scorso ha portato all’affondamento della motonave turca “Gokbel” dopo la collisione a tre miglia dal porto con il mercantile “Lady Aziza” battente bandiera del Belize.

Si tratta di una falla sul lato di sinistra del cargo, tra la stiva a poppa e la sala macchine quasi all’altezza del ponte di comando. Secondo quanto spiegato dalla Capitaneria, la falla risulta parzialmente insabbiata sul fondale di 15 metri: e così per determinarne ampiezza e lunghezza, occorrerà visionare tutte le riprese realizzate dal nucleo sub composto da cinque esperti sommozzatori, giunto apposta dalla Riviera.

I sommozzatori, che si sono immersi attorno al mezzogiorno per sfruttare al meglio la luce invernale, hanno trovato una visibilità di due - tre metri (il giorno prima era di un solo metro) che come tale ha consentito di scartare definitivamente l’eventuale presenza attorno al relitto dei corpi dei quattro marittimi turchi ancora dispersi. Per ragioni di sicurezza, non si sono invece addentrati dentro al relitto.

Per ora non seguiranno altre immersioni. Tutto il materiale video raccolto sai sub è stato trasmesso al pm titolare delle indagini Stefano Stargiotti. Intanto alcuni dei familiari dei dispersi sono arrivati in città. Si tratta del fratello e del genero di due dei marittimi: per tutte le formalità del caso, sono stati supportati dal console generale della Turchia.


   

di Roberto Guidotti  
redazione@viveresanbenedetto.it





Questo è un articolo pubblicato il 09-01-2015 alle 14:11 sul giornale del 10 gennaio 2015 - 1277 letture

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