Porto Recanati: emergenza costa. La politica regionale interviene nel dibattito

2' di lettura 05/01/2015 - Anche la politica regionale si inserisce nel dibattito apertosi a Porto Recanati in seguito agli ultimi due rovinosi crolli dello Chalet Masaya e Da Massi. Infatti domenica il Consigliere Regionale di FI, Enzo Marangoni ha visitato le zone più drammaticamente colpite dalle recenti mareggiate; 'ad ogni forte mareggiata cade in mare uno chalet' ha commentato.

'Ci sono operatori balneari che hanno fatto richiesta scritta di apporre a loro spese blocchi di cemento per proteggere i loro chalet dalla furia del mare - ha dichiarato Marangoni in una nota -. E' fondamentale e urgente che queste richieste vengano subito accolte come soluzione di emergenza in attesa dei tempi, comunque lunghi, necessari per realizzare scogliere e pennelli o anche solo (inutili) ripascimenti previsti dal nuovo piano di difesa della costa che approveremo in consiglio regionale entro gennaio'.

'La regione marche rimuova ogni vecchia ordinanza di divieto di apposizione di blocchi in cemento - prosegue il Consigliere Regionale - e il comune di Porto Recanati faccia altrettanto per difendere attivamente i propri cittadini. Dovremmo tutti ringraziare gli operatori balneari che mettendoci anche i loro soldi vogliono difendere dal mare le loro proprietà e il loro lavoro, anzichè ostacolarli con inutile burocrazia. Sono loro il motore del turismo e dell'economia porto recanatese, non i burocrati strapagati della regione o i sindaci neofiti incapaci di assumersi responsabilità'.

Moreno Pieroni, capogruppo PSI Regione Marche che tempo fa ha dichiarato che 'quello che manca è un progetto complessivo di difesa della costa del litorale di Porto Recanati, infatti i ripascimenti fatti in questi anni hanno dato zero risultati', in questi ha presentato in Consiglio Regionale una mozione a supporto della richiesta del Sindaco di Porto Recanati di riconoscere lo stato di emergenza e affinchè vengano posizionate adeguate scogliere.