In Consiglio regionale le modifiche alla legge sul commercio, gli emendamenti di Marangoni

2' di lettura 27/10/2014 - Il Consigliere Regionale di Forza Italia Enzo Marangoni ha sempre seguito con particolare attenzione il mondo del commercio e della piccola impresa, con proposte di legge, mozioni ed interrogazioni sui vari ambiti.

La Giunta Regionale ha scritto una proposta di Legge che domani sarà discussa in Consiglio Regionale che ha dei meriti in campo di liberalizzazioni e di piccoli segnali di svecchiamento dell’ordinamento preesistente.

Sempre favorevole alle liberalizzazioni del mercato, che può dare una mano al rilancio dell’economia, il Consigliere Enzo Marangoni ricorda che liberalizzazione non deve essere sinonimo di mancanza di regole e soprattutto non deve essere sinonimo di mancanza di tutela per il consumatore.

Una attenzione particolare è rivolta agli operatori commerciali ed alla concorrenza tra essi che non deve essere falsata da posizioni di dominio di nessuno. Chi svolge attività commerciali sul territorio regionale, sia in forma fissa che itinerante, deve avere la fedina penale “pulita”, sia in Italia che all’estero, e deve parlare correntemente la lingua italiana.

Con i suoi emendamenti alla Legge Regionale proposta dalla Giunta, il Consigliere Regionale Enzo Marangoni propone di inserire un limite agli esercizi etnici, ai frachising e alle grandi catene internazionali a tutela dei piccoli negozianti di quartiere, e propone che le insegne dei negozi siano prevalentemente in italiano, per permetterne a tutti, anche alle persone anziane e meno istruite, la lettura e la comprensione di esse.

Un emendamento, infine propone di favorire lo sviluppo del commercio ambulante, con l’individuazione di nuove aree su cui svolgere l’attività in giorni e orari diversi da quelli di fiere e mercati già calendarizzati e con burocrazia ridotta al minimo.

Sono pochi emendamenti che, se approvati, farebbero della Legge Regionale Marchigiana un modello nazionale di innovazione nella tradizione, di regolamentazione della liberalizzazione. Darebbero vita ad una normativa che vive l’evoluzione dei costumi e non li insegue, a tutela dei consumatori, senza opprimere l’imprenditorialità favorendo uno sviluppo armonico delle città.