counter

I fanghi 'cattivi' del porto di Fano: en la sfangan manca stavolta? La medaglia di Panaroni

1' di lettura 18/10/2014 - Lettera aperta al Consigliere Regionale Giancarlo D’Anna.

Ieri sera, verso la Piazza, la risposta alla mia vecchia domanda sul perché i fanghi del nostro porto non possono essere “trasferiti” in mare aperto mentre per quelli di altre regioni (come per la vicina Romagna) non ci son problemi al “trasloco”, è stata, come sempre, esauriente e gentile. Dice: quei nostri fanghi son lì sotto l’acqua del porto da troppi anni e fra nafta e porcherie varie, non son più in condizioni di essere portati in mare (a far compagnia alle bombe che dormono là sotto, dico io).

Lei, Consigliere, ha anche fatto cenno a norme precise che vieterebbero il “trasloco” di tali “rifiuti” e, ancora, a tabelle e categorie A- B (come per le vitamine?), ecc. Unica soluzione la cassa di ricolmata, che anziché aspettare l’assegnazione di spazio in quella d’Ancona, sarebbe stato meglio costruirla qui in proprio.

Consigliere, mi scusi, ma perché per cercare di approfondire ulteriormente ogni aspetto della questione non tentare, per esempio di contattare i Suoi colleghi romagnoli e veneti, coinvolgere ulteriormente anche le istituzioni (Arpam?), chiedere aiuto ad altri esperti, anche per evitare “doppi spostamenti” di quel indesiderato materiale?

Ecco, è questo il mio modesto parere: il caso in questione credo proprio che avrebbe la necessità di un ulteriore interessamento. Cordiali saluti.

In allegato (come si fa coi santini nelle chiese) una vecchia medaglia di circostanza con una ipotesi di soluzione... forse di difficile realizzazione.


   

da Giorgio Panaroni
Fano







Questa è una vignetta pubblicata il 18-10-2014 alle 09:44 sul giornale del 20 ottobre 2014 - 1143 letture

In questo articolo si parla di attualità, fano, Giancarlo d'anna, Giorgio Panaroni, vignetta, lettera aperta, fanghi, la medaglia di panaroni

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve https://vivere.me/aagj





logoEV
logoEV