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Bugaro interroga sui flussi migratori nelle Marche a seguito dell’operazione 'mare nostrum'

Giacomo Bugaro 3' di lettura 08/10/2014 - Di seguito l'interrogazione a risposta orale urgente di Giacomo Bugaro sui flussi migratori nelle Marche a seguito dell’operazione “mare nostrum”.

Premesso che
le Marche, come le altre Regioni d’Italia, sono oggetto di afflusso di cittadini extracomunitari, adulti, famiglie e minori non accompagnati, provenienti dalle coste africane e medio orientali, i quali chiedono protezione internazionale.

Considerato che
il fenomeno è in costante crescita (gli arrivi da inizio anno – comunicati il 15 settembre scorso dal Ministero dell’Interno – sono stati 125.000 e aumentano giornalmente), con rilevanti conseguenze di natura economica, sanitaria, di sicurezza sociale e di ordine pubblico.

Visto che
le Prefetture di ciascuna Provincia marchigiana debbono provvedere ad “avvisi pubblici di gara” per l’individuazione di soggetti interessati alla gestione del “servizio di prima accoglienza di cittadini stranieri extracomunitari richiedenti la protezione internazionale” e ciò a seguito della “Intesa tra il Governo, le Regioni e gli Enti Locali” avvenuta presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri in Conferenza unificata il 10 luglio 2014.

Tenuto presente che
La situazione sta assumendo aspetti patologici e potrebbe sfuggire di mano agli organi di controllo anche per la carenza di normative adeguate a frenare o meglio regolarizzare flussi migratori eccezionali dovuti a guerre civili che insanguinano numerosi Paesi dell’area mediterranea e medio orientale.

Tutto ciò premesso
Interroga il Presidente della Giunta Regionale per conoscere:


l’entità del flusso migratorio che ha interessato il territorio marchigiano nel periodo 2013 e 2014;


se il fenomeno sia stato affrontato con un’azione di coordinamento con le Prefetture, le Province ed i Comuni interessati, al fine di conoscere la crescente entità dei flussi migratori nelle Marche, le sue implicazioni di natura economica, sanitaria, di sicurezza sociale e di ordine pubblico;

se le Prefetture, in questa emergenza, hanno attivato rispettivamente per il proprio territorio di competenza (provinciale) il “Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica” e se nell’ambito del sistema di coordinamento approvato, il Prefetto di Ancona ha attivato e presieduto il “tavolo di coordinamento regionale” per l’attuazione delle strategie operative approvate a Roma. In particolare se siano stati definiti luoghi e tempi di permanenza per la prima accoglienza e se in caso affermativo, quali e con quale successiva destinazione;

se non ritenga opportuno per la prevista “seconda accoglienza e l’integrazione” (sistema SPRAR), sollecitare le Prefetture, le Provincie e i Comuni interessati ed altri organismi pubblici e privati, ad attivare corsi di formazione-lavoro per l’impiego dei soggetti adulti e validi i lavori socialmente utili come manutenzione ordinarie di aree e locali pubblici, pulizie di parchi e giardini pubblici, di tombini e scarpate stradali e quant’altro. Ciò al fine di recuperare almeno in parte i costi (40 euro di mantenimento giornaliero pro capite più gli altri costi sociali e sanitari), alcuni a carico degli Enti Locali oltre a quelli dello stato Italiano, ma anche e soprattutto per evitare che l’inattività faciliti, come purtroppo già avviene il reclutamento e lo sfruttamento da parte della malavita locale e non.


   

da Giacomo Bugaro
Vice Presidente ALM




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 08-10-2014 alle 17:25 sul giornale del 09 ottobre 2014 - 782 letture

In questo articolo si parla di politica, ancona, giacomo bugaro

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