Grottammare: Casa di Alice, un caso che suscita interesse e 'consigli'

Abbiamo a tal proposito sentito Pompeo Cecere padre di due gemelli assistiti dal centro e gli abbiamo rivolto queste domande:
1) Signor Cecere di recente anche l’ex ministro Antonio Guidi si espresso su ciò che è avvenuto a Grottammare. Che ne pensa di ciò che ha dichiarato?
“Le parole del ministro riferite a Casa di Alice cioè che ‘quando succedono queste brutte cose è tutto il sistema di controllo sotto accusa e chi aveva la responsabilità non ha controllato’ sono per me parole sacrosante.”
2) Ci può spiegare meglio questo aspetto?
“Io e gli altri genitori siamo perfettamente d’accordo che era necessario istruire prima i collaboratori e addestrare chi doveva gestire le situazioni difficili per non arrivare fino quel punto che abbiamo visto tutti.”
3) Qual è il rapporto di un ragazzo ‘autistico’ rispetto alla struttura che se ne occupa?
“Ragazzi, adulti, e anche bambini autistici vivono in un mondo di ansia e timore del futuro e quest’ansia andrebbe placata attraverso strategie personalizzate di comunicazione atte sia a rassicurare che a fornire strumenti che permettano loro di affrontare con la massima serenità possibile una vita non certo facile. Infatti semplici controlli istituzionali preannunciati, anche se fossero effettuati, non sono sicuramente sufficienti a darci rassicurazioni.”
4) Cosa auspicate per il futuro lei e gli altri genitori ?
“Da quando è stato avviato il “Progetto Autismo Marche” ci siamo sempre posti a fianco degli educatori, persone come noi in prima linea, impegnandoci con tutti gli strumenti a nostra disposizione per ottenere l’apertura del Centro di Riferimento Regionale per Adolescenti ed Adulti Autistici, corrispettivo del Centro di Riferimento Regionale per l’Età Evolutiva già avviato da anni.
Questo perché siamo sempre stati coscienti che, in mancanza di un polo operativo di riferimento e coordinamento, le varie strutture del territorio regionale non avrebbero mai potuto costituire quella rete di progettazione, scambio e sostegno che tutti auspicavamo nella delibera con cui il Progetto Autismo è stato concepito.
Purtroppo il Centro non è stato ancora attivato, ma finalmente le Istituzioni si sono rese conto che esso debba avere necessariamente priorità massima nell’attuazione della “Legge Regionale per i Disturbi dello Spettro Autistico” di prossima presentazione in aula.”

Questo è un articolo pubblicato il 03-10-2014 alle 22:47 sul giornale del 04 ottobre 2014 - 1706 letture
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