Cgil: 'Pensionati come bancomat'

Anche nelle Marche questa “m annaia” ha profondamente co lpito i redditi da pensione. La riduzione, negli anni, delle pensioni da lavoro, frutto della contribuzione versata, ha infatti portato a determinare uno scarto elev ato sull'incidenza delle pensioni sopra e sotto i 2.000 € lordi di reddito.
Se, infatti, sotto questo scaglio ne di reddito da pensione si trovano circa il 90% delle pensioni Inps erogate nelle Marche, la percentuale tocca oltre il 99,7% man mano che la verifica si effettua sulla popo lazione più anziana (dati 2013). Ripercorrere strade vecchie, già utilizzate dai governi precedenti, non solo non ha nulla di innovativo ma segna una volontà discriminatoria su quella parte della società che ha contribuito con il proprio lavoro, e non solo, a costruire questo nostro paese.
Se il governo necessita di risorse deve decidersi ad imboccare la strada della redistribuzione delle risorse prendendol e dai redditi alti, da tutti i redditi! I dati dell'Inps rilevano anche che l'importo me dio delle pensioni marchigiane si attesta intorno ai 675€ mensili lordi con un divario di oltre 240€ con la media nazionale. Questa insostenibile situazione, che ha già de terminato l'estensione della precarietà e della povertà tra i pensionati con drastici tagli alle spese sanitarie e alimentari, rafforza la nostra volontà nel richiedere una concreta inversione.
La raccolta di firme per la campagna “ NON SIAMO SERENI ” promossa unitariamente dai sindacati pensionati di Cgil Cisl Uil che, anche dalla nostra regi one, ha registrato l'invio di migliaia di cartoline al governo Renzi, esprime un chiaro e non più eludibile bisogno.
I pensionati marchigiani sono in attesa degli 80€ promessi!

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 28-08-2014 alle 16:15 sul giornale del 29 agosto 2014 - 1361 letture
In questo articolo si parla di economia, Spi Cgil
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