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Sanità, Cgil, Cisl e Uil: 'La Regione rispetti gli impegni assunti'

sanità 2' di lettura 04/08/2014 - La Regione Marche con la sottoscrizione in data 17 febbraio u.s. del “Protocollo programmatico relativo al processo di riorganizzazione in campo sanitario e socio-sanitario” ha ammesso che i tagli operati sui livelli occupazionali e sulla spesa del personale nell’ultimo biennio sono stati significativi e si è assunta l'impegno alla copertura del turn over del personale e dei posti vacanti nelle dotazioni organiche nonché a prorogare i contratti di lavoro a termine ed avviare la stabilizzazione del personale precario.

Va ricordato che i dati ufficiali sul nostro Servizio Sanitario Regionale ci dicono che nel confronto 2011 – 2012 le Marche hanno registrato in un solo anno una perdita di 491 figure professionali.

A questo dato vanno poi sommate le diminuzioni di personale che si sono registrate a seguito delle manovre finanziarie regionali di contenimento della spesa del personale negli anni precedenti (2010) e successivi (2013) per un perdita complessiva da noi stimata di circa 1.500 operatori.

Gli impegni contenuti nel “protocollo” sottoscritto con CGIL CISL UIL devono essere oggi onorati tanto più che il Nuovo Patto per la Salute in materia di contenimento della spesa del personale pur confermando il rispetto di quanto imposto dalle normative statali ovvero l'adeguamento alla spesa per il personale al valore 2004 con ulteriore riduzione del 1,4% , rinvia il raggiungimento di tale vincolo al 2020.

Il conseguimento di tale vincolo (spesa 2004 meno ulteriore riduzione del 1,4%) attraverso un percorso graduale fino al 2020 consegna alla Regione Marche un ampio margine di manovra per assicurare le risposte che gli operatori della sanità marchigiana si aspettano da tempo.

Superata la fase emergenziale del Servizio Sanitario Regionale grazie soprattutto al sacrificio sopportato dagli operatori della sanità regionale che ha consentito alle Marche di posizionarsi al primo posto nella graduatoria delle regioni italiane raggiungendo l'equilibrio finanziario nel 2013, siamo a rivendicare concrete risposte nella direzione degli impegni assunti ed una verifica sullo stato di attuazione del capitolo “risorse umane” del protocollo programmatico.

Riteniamo, inoltre, deludente ed insoddisfacente il nuovo Patto per la Salute per quanto concerne le risposte al fenomeno del precariato. L'intesa fra Governo e Regioni non contiene reali soluzioni rimandando di fatto la stabilizzazione degli operatori sanitari ad un Dpcm (Decreto Presidente Consiglio Ministri) che da diversi mesi è impantanato nelle stanze dei Ministeri con un testo che comunque darebbe risposte largamente insufficienti, pregiudicando le previsioni dello stesso “protocollo programmatico” in premessa citato.


   

da Cgil, Cisl, Uil Marche





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-08-2014 alle 17:27 sul giornale del 05 agosto 2014 - 866 letture

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