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Cingoli: politiche integrate di sicurezza, accordo tra Protezione Civile e Regione Marche

3' di lettura 29/03/2014 - Rinnovato, sabato mattina a Cingoli, l’Accordo tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri–Dipartimento della Protezione Civile e la Regione Marche–Dipartimento per le politiche integrate di sicurezza e per la Protezione Civile. Per la Protezione Civile nazionale ha firmato il Capo Dipartimento Franco Gabrielli, per la Regione Marche il presidente Gian Mario Spacca.

“Nelle Marche – ha detto Spacca – il sistema di Protezione civile è parte determinante del sistema di vita di comunità. Un modello nato dopo il devastante sisma del 1997 e fatto di grande concretezza e solidarietà. Più volte indicato come uno dei più efficienti del Paese, tale modello pone le proprie basi sulla collaborazione, sul volontariato e la sua grande passione. Sono ormai 12mila i volontari nelle Marche, le associazioni si moltiplicano, con una presenza capillare e partecipata in tutto il territorio regionale. Nel rapporto dialogante e collaborativo tra volontariato, istituzioni a tutti i livelli e amministrazioni dello Stato, sta la vera forza della protezione civile regionale. Vogliamo preservare questo sistema che si fonda sul protagonismo dei territori, per garantire la sicurezza della nostra comunità. E’ in atto una trasformazione dell’architettura dello Stato. Indipendentemente dal modello formale che sarà acquisito, troveremo le modalità per conservare questa patrimonio, vera ricchezza delle Marche”.

Spacca ha ringraziato Gabrielli per la sua costante vicinanza alla comunità regionale, dimostrata in molte occasioni. “Per esempio – ha detto - quando ci siamo battuti, per primi, contro la tassa sulle disgrazie o quando abbiamo sollecitato l’attenzione dello Stato per le calamità dimenticate". Dopo la firma dell’Accordo, in Piazza Risorgimento si è poi svolta (presenti, tra gli altri, l’assessore Paola Giorgi e il capo della Protezione civile regionale Roberto Oreficini) la cerimonia di consegna dell’attestato di partecipazione alle Organizzazioni di Volontariato di protezione civile che hanno preso parte alle emergenze nazionali e internazionali su richiesta della protezione Civile nazionale. A questo proposito Gabrielli ha ricordato, tra gli altri, il grande impegno della Regione per l’emergenza nelle Filippine, sottolineando che l’intera Protezione civile europea era rappresentata da un ospedale da campo: quello delle Marche.

Gli obiettivi dell’Accordo:

migliorare la conoscenza dei fenomeni che incidono sulla sicurezza dei cittadini, attraverso uno scambio integrato di informazioni che permetta il reperimento, il monitoraggio e l’analisi dei dati, la reciproca informazione e la valutazione congiunta dei programmi e degli interventi da realizzare nell’ambito delle rispettive competenze;
migliorare la collaborazione operativa nell’ottica di realizzare un sistema coordinato per la gestione delle azioni di previsione, prevenzione, gestione delle situazioni di crisi e ripresa delle normali condizioni di vita;
attivare iniziative comuni in materia di formazione ed aggiornamento del personale istituzionalmente addetto e delle componenti volontaristiche del sistema;
individuare progetti che possano essere realizzati, anche con il concorso e la compartecipazione di tutte le componenti del sistema della protezione civile;
elaborare ed attuare progetti condivisi, i cui prodotti possano essere resi disponibili per le altre componenti del sistema della protezione civile;
progettare e definire un modello standardizzato che consenta la realizzazione di interventi anche al di fuori del territorio nazionale, al verificarsi di situazioni di crisi, ottimizzando l’impiego delle risorse disponibili;
intercettare e utilizzare finanziamenti della Unione Europea destinati a interventi nel settore, la cui realizzazione sia resa possibile attraverso la collaborazione di tutte le strutture.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 29-03-2014 alle 16:15 sul giornale del 31 marzo 2014 - 986 letture

In questo articolo si parla di regione marche, politica

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